PESCARA – Il pensiero unanime dei tifosi è che potrebbe essere la volta buona. Si perché il Pescara ha avuto un debutto convincente. Sono piaciuti spirito e disciplina tattica. Vittoria di misura (1-0) ma senza dubbio meritata. Lescano decisivo, Avellino pericoloso solo nel finale. Ordine, compattezza, pressing organizzato. Equilibrio ma anche coraggio. Il rammarico? Non averla chiusa prima con diverse occasioni. E così, nel finale, due/tre insidie di una certa consistenza frustrate da Plizzari e Cancellotti. Come un gol fatto la provvidenziale chiusura del terzino, ancora tra i migliori, su Di Gaudio.
In avvio di ripresa Kolaj e Gyabuaa hanno dato quel quid in più in termini di imprevedibilità e sostanza. L’italo-ghanese, piacevole sorpresa, ha corso e tamponato. Con l’ex Sassuolo (Kolaj) è aumentata la qualità negli ultimi 16 metri. A centrocampo bene Kraja, tra i più positivi. L’italo-albanese ha uno spiccato senso della posizione, gioca semplice. Al massimo due tocchi. L’intelligenza tattica di Mora un valore aggiunto.
Una caratteristica sembra chiara: la riconquista del pallone in zone alte del campo. Sotto questo profilo, si vede che i biancazzurri hanno lavorato tantissimo. Centrali di difesa sempre pronti ad accorciare. Insomma, si corre in avanti e tutti partecipano alla fase di non possesso. Si riparte con una vittoria senza prendere gol. Non è un dettaglio. È solo l’inizio di un percorso. C’è ancora tanto da migliorare ma il pubblico ha apprezzato.