PESCARA – Ancora una buona prestazione per il Pescara. Nella seconda edizione del Trofeo Piermario Morosini, intitolato allo sfortunato calciatore deceduto il 14 Aprile 2012 dopo un malore in Pescara-Livorno, i binacazzurri grazie ad un gol di Rizzo al 31’pt e una doppietta di Ragusa al 1’st e al 3’st hanno la meglio per 3-1 su un Livorno che non pare la splendida squadra ammirata nello scorso campionato cadetto e che riesce solo ad accorciare le distanze al 10’ con Dionisi.
Un buon Pescara nel primo tempo legittima la supremazia territoriale grazie all’ex Reggino Rizzo che, proposto mezzala dopo gli esperimenti estivi da play, e poi dilaga ad inizio ripresa grazie a uno straripante Ragusa, regalando la prima vittoria stagionale all’Adriatico ai suoi anche se si tratta ovviamente di un match amichevole: tra una settimanasi inizierà a fare sul serio con l’impegno in Coppa Italia contro il Pordenone.
Mentre sul mercato si rinforza la pista Mascara (su Twitter ha scritto di esser felice di tornare in Italia), appetito però anche da Avellino, trapani e Novara, e si cerca di riaprire la pista Bjarnason-Livorno (c’è da convincere da parte toscana il giocatore, non convinto sul trasferimento), in campo la sfida è tutta da seguire nel ricordo del povero Piermario Morosini.
Per quanto riguarda la partita, il Delfino sin dalle prime battute è subito propositivo pur non recando particolari insidie a Bardi. Al minuto 12’, la prima vera occasione del match grazie ad un rimpallo beffardo in area labronica che per poco con consentiva al croato Vukusic di beffare l’estremo ospite in modo del tutto fortunoso. Lo stesso centravanti un minuto dopo prova la conclusione a giro, ma la sua mira è imprecisa. Il Pescara è frizzante ma ai 20 metri latita in fase di rifinitura: nessun problema, o quasi, dunque, per i toscani. Le sortite offensive degli uomini di Nicola, rare in verità, sono puntualmente fermate dalla terna arbitrale per fuorigioco. Al 27’, Vukusic prova a capitalizzare una ripartenza abruzzese orchestrata da Brugman ma Bardi devia in corner (senza esiti) la conclusione comunque non velenosa del numero 9. Al 31’, Pescara in vantaggio: dagli sviluppi di un fallo laterale, Vukusic fa da sponda per Rizzo che si incunea in area di rigore e trafigge il portiere avversario. Vantaggio meritato per i padroni di casa al cospetto di un Livorno che sembra la pallida controfigura della squadra ammirata nella scorsa stagione. Il Delfino legittima il vantaggio continuando a gestire la gara con ordine e vivacità, ma non riesce a raddoppiare perdendosi nel momento di rifinire l’azione. Lo svantaggio, sul fronte opposto, non produce alcuna scossa fino al 44’ quando Paulinho spara alto un rigore in movimento su respinta corta di Pelizzoli dopo incursione e conclusione di Schiattarella, defilato a destra.
Girandola di sostituzioni nella ripresa: con Gemiti, Ceccherini, Piccini e Mazzoni nel Livorno in luogo di Bernardini, Berlingheri, Lambrughi e Bardi mentre Marino avvicenda Politano con Ragusa. Pronti via e il Pescara raddoppia con il nuovo entrato Ragusa che si agevola si una brutta incertezza di Mazzoni e insacca (1’). Lo stesso Ragusa al 3’ sigla il tris pescarese e la dopietta personale con un bolide sotto l’incrocio. Il Livorno pare tramortito dall’uno-due biancazzurro e non sembra capace di allestire una veemente reazione: deludente la prestazione dei labronici che dovranno ripensare a qualcosa sul mercato per rendere il team competitivo per la massima serie. Al 10’, tuttavia, Dionisi accorcia le distanze agevolandosi di un rimpallo in area e freddando Pelizzoli. Marino al 15’ lascia spazio ad altri uomini: dentro Zauri, Cosic, Bocchetti, Frascatore, Nielsen e Maniero ed escono Balzano, Rossi, Schiavi, Capuano, Vukusic e Brugman (nel Livorno out Luci ed in Benassi allo stesso minuto). La partita scivola via senza grossi sussulti sul binario stabilito dalla doppietta di Ragusa ad inizio ripresa. Al 25’, dagli sviluppi di un calcio di punizione calciato da Ragusa, svetta Bjarnason ma il colpo di testa è impreciso. Al 28’, un calcio piazzato di Frascatore da posizione cntrale termina alto sopra la traversa. I due tecnici ricorrono a tutti gli uomini, per far ruotare tutti gli effettivi a disposizione, terminando complessivamente i cambi al 39′ salvo Diana e Pigliacelli. Al 41′, Nielsen ci prova da fuori dopo bel triangolo con un compahno, ma Mazzoni blocca in modo sicuro; un minuto dopo, Mendes da distanza ravvicinata costringe Pelizzoli alla parata per evitare la seconda capitolazione di serata. Non accade altro degno di nota ed il match finisce qua.
Il tabellino:
PESCARA: Pelizzoli, Balzano (15’st Zauri), Rossi (15’st Frascatore), Rizzo (39’st Zuparic), Schiavi (15’st Bocchetti), Capuano (15’st Cosic), Politano (1’st Ragusa), Bjarnason (38’st Fornito), Vukusic (15’st Maniero), Brugman (15st Nielsen), Piscitella (29’st Di Francesco). All. Marino. A disp. Pigliacelli.
LIVORNO: Bardi (1’st Mazzoni), Valentini, Lambrughi (1’st Gemiti), Greco (26’st Moscati), Bernardini (1’st Ceccherini), Emerson (21’st Decarli), Berlingheri (1’st Piccini), Dionisi (23’st Biasci), Paulinho (22’st Mendes), Luci (15’st Benassi), Schiattarella (36’st Bartolini). All. Nicola. A disp. Diana.
Arbitro: sig. Maresca di Napoli coadiuvato dagli assistenti Fiorito di Salerno e Zivelli di Torre Annunziata
Reti: 31’pt Rizzo (P), 1’st e 3’st Ragusa(P), 10’st Dionisi (L)
Ammonito: Dionisi (L).