PESCARA – Inizia con un pareggio in rimonta il percorso del Delfino. Sul campo della Virtus Verona finisce 2-2, ma lunedì all’Adriatico servirà una prestazione migliore. Per accedere ai quarti, sufficiente un altro pareggio al 90′.
Il Pescara non ha rubato l’occhio. Ha sofferto l’aggressività, l’agonismo e la corsa della Virtus Verona che sul suo campo, piccolo e stretto, si è confermata squadra ispida e fastidiosa.
Del resto, i veneti in casa non perdono da 4 mesi (0-1 col Novara lo scorso 21 gennaio) e, in generale, nelle ultime 18 gare hanno subito una sola sconfitta, lo scorso 2 aprile sul campo della Pro Sesto.
Non potendo sfruttare, per motivi oggettivi, l’ampiezza, i biancazzurri hanno fatto fatica ad esprimere il calcio delle ultime uscite. Merito, ci mancherebbe, anche dell’avversario che ha pressato alto, ripartendo in velocità. Ecco perché è stato fondamentale reagire e rimontare dopo il momentaneo ribaltone dei veneti. Difesa da rivedere. Sul primo gol troppo schiacciata e molle dopo lo scarico di Fabbro. Più o meno la stessa cosa in occasione del 2-1 veneto firmato da Casarotto.
In evidenza Marco Delle Monache. Serata da ricordare, se non speciale, per il 18enne di Cappelle sul Tavo. Prima rete figlia di un assolo in campo aperto. A fare la differenza prima la sterzata che taglia fuori due avversari, poi il destro chirurgico all’angolino. Il 2-2, invece, è propiziato dall’assist di Merola a sua volta innescato da una splendida giocata di Lescano.
Nell’andata del primo turno della fase nazionale, sconfitte tre delle cinque teste di serie: l’Entella (2-0) a Gubbio, il Vicenza (2-1) sul campo della Pro Sesto, il Foggia (4-1) nel derby col Cerignola.
Lunedì si gioca il ritorno. All’Adriatico per accedere ai quarti, sarà sufficiente un altro pareggio al 90′. Non sono previsti i supplementari. Fischio d’inizio alle 20,30.