
PESCARA – Ottant’anni il Delfino e un’altra perla di Lapadula per festeggiare come si deve la giornata allAdriatico. Il Pescara batte 2-1 il Brescia ed è con un piede e mezzo nei play off. Prima del fischio d’inizio, applausi a scena aperta per alcuni protagonisti degli ottant’anni del club abruzzesi. Sfilano in campo, tra i tanti, Galeone, Palladini, Repetto e Leo Junior. La squadra di Oddo gioca, tra l’altro, con una speciale divisa celebrativa: maglia bianca con unica banda verticale azzurra, ispirata a quella della prima promozione in serie A del 1977.
Per quanto riguarda il calcio giocato, al 19’ Dall’Oglio ruba palla a Torreira sulla trequarti, avanza e con un destro morbido scavalca Fiorillo (leggermente fuori dai pali) per il vantaggio del Brescia. Lo stesso Dall’Oglio è decisivo anche in difesa prima dell’intervallo: s’immola su Lapadula che calcia in porta a colpo sicuro ed evita il pari degli abruzzesi.
Nel secondo tempo, Oddo si gioca la prima carta della giornata: toglie Torreira e inserisce Verde per passare al 4-2-3-1. Il Brescia soffre il cambio e la pressione dei padroni di casa, che battono tre angoli in serie e sull’ultimo di questi trovano il pari. Verde calcia sul primo palo e trova la girata di Memushaj (sporcata da Salifu). Cambia la partita, per la squadra di Boscaglia si fa dura. All’11’ Minelli ancora decisivo su Lapadula, al 15’ portiere attento sulla botta ravvicinata di Caprari. E’ l’ultimo spunto dell’ex romanista, che lascia il posto in campo (causa crampi) al rumeno Mitrita. Poi, al 23’, proprio il nuovo entrato serve Lapadula, dribbling sul portiere ma non trova lo spazio per metterla in porta. Ma per il bomber appuntamento con il trionfo è rinviato di poco: sul lancio di Pasquato, attende l’uscita di Minelli, gli ruba il tempo e poi lo batte con il sinistro. E’ il gol da tre punti, ma il Brescia cade con onore.