PESCARA – Altri punti lasciati per strada. Altri due per la precisione, che con quelli di sabato scorso fanno quattro. Il Pescara ha buttato al vento un’altra vittoria. In doppio vantaggio, infatti, subisce la rimonta della Salernitana nei dodici minuti finali dopo una partita in gran parte dominata.
E pensare che sul 0-2 Benali ha sciupato una nitida palla gol che poteva portare il Delfino alla terza rete. All’Arechi filosofie tattiche molto simili con le due squadre che giocano con lo stesso modulo. Il Pescara rischia subito e dopo 50” la Salernitana sfiora il vantaggio con un diagonale di Sprocati respinto da Pigliacelli. Al 14′ occasione anche per gli ospiti ma il ravvicinato colpo di tacco di Perrotta è troppo debole. La partita, nonostante il caldo, è piacevole e regala molte emozioni. La Salernitana potrebbe colpire con Vitale (13′ tiro alto da posizione favorevole) ma il Pescara non resta a guardare con Pettinari (17′) che sbaglia da pochi metri. Otto minuti dopo passa il Pescara: scappa Zampano sulla destra, difesa avversaria disorientata e Capone, tutto solo, sfrutta l’assist nel migliore dei modi. La Salernitana accusa il colpo, si disunisce e sbanda. Al 36′ Radunovic evita il raddoppio ospite respingendo in angolo la conclusione di Del Sole.
Dopo l’intervallo, almeno nella fase iniziale il copione non cambia. L’ingresso di Zito dà maggiore intraprendenza alla manovra della Salernitana che va vicino al pari con Sprocati (21′) ma il suo tiro è respinto sulla linea da Perrotta con l’aiuto del palo. E’ sola una parentesi perché il Pescara un minuto raddoppia con Pettinari che chiude in gol una tipica azione delle squadre di Zeman. La Salernitana si aggrappa ad una velenosa conclusione di Sprocati (tiro a giro che sorprende Pigliacelli al dodici minuti dalla fine) per tentare la rimonta, sfiorata con una conclusione di Zito salvata da Coda in angolo e poi raggiunta allo scadere con Minala sugli sviluppi di un calcio di punizione. Negli ultimi minuti c’è un convulso arrembaggio da entrambe le parti,ma la gara non ha più nulla da dire.