PESCARA – Torna alla vittoria il Pescara. Dopo quasi un mese i biancazzurri centrano l’obiettivo e tornano a respirare. Pettinari arriva in doppia cifra in classifica marcatori e la classifica si fa più serena.
Tutto positivo insomma, se non fosse per le ormai consuete contestazioni durante la partita a società e tecnico. Si, proprio a quel tecnico che appena qualche anno fa aveva fatto sognare il capoluigo adriatico con una promozione straordinaria. Ma la realtà ora è ben diversa. Per quanto riguarda la gara, la Pro Vercelli senza le colonne Mammarella e Vives fa il suo e paga venti minuti di debolezza: dal 38’ del primo tempo al 15’ della ripresa.
Un primo tempo con predominio pescarese, ma una Pro Vercelli ordinata e sempre dentro la partita. Berra soffre molto Capone, il più insidioso dei pescaresi sia in coppia con Mazzotta che con guizzi personali e ricerca improvvisa della porta. Eppure il gol non nasce a sinistra, ma a destra. Squadra di Zeman da subito alla ricerca del vantaggio: al 3’ traversa di Pettinari sul tiro svirgolato da Brugman che diventa un cross. Al 9’ buona incursione di Palazzi. Esce dal guscio la Pro dopo un quarto d’ora e lo fa bene: scambio Raicevic-Germano con il destro dal limite dell’ex Lanciano di poco alto. I piemontesi costruiscono al 27’ la palla più limpida del primo tempo: la squadra di Grassadonia sfrutta una punizione in zona d’attacco, Firenze calcia forte a centro area, Castiglia sbuca tra le maglie biancazzurre e di testa la piazza all’angolino. Fiorillo fa un miracolo arrivando con la mano a deviarla. È un lampo che si spegne con il passare dei minuti. Quando al 37’ il sinistro dal limite di Brugman fa tremare la Pro (Marcone non la trattiene e rischia una frittata clamorosa, per sua fortuna la palla si ferma sulla linea), si sente profumo di gol. Un minuto dopo eccolo qua: 38’, Crescenzi da destra, cross forte e preciso per la testa di Pettinari, girata nell’angolino per il vantaggio. Nono gol stagionale del bomber romano, che non esulta.
Il secondo tempo inizia ancora con il Pescara all’attacco: Pettinari fa bis con un tocco morbido a scavalcare Marcone al 10’, poi avvia l’azione del tris con Mancuso che serve a Capone una palla da spingere in porta. Al terzo schiaffo, i piemontesi hanno un moto d’orgoglio e con Morra accorciano sul 3 a 1. Il Pescara capisce che è tempo di spegnere la partita, fa possesso e smorza le velleità di Grassadonia. È la terza vittoria casalinga dei biancazzurri, dopo quelle con Foggia e Avellino. Forse ancora troppo poco per una squadra costruita per puntare alla serie A.