L’AQUILA – E’ pronto piano vaccinale anti-covid della Regione Abruzzo. Ad introdurre l’argomentazione è stato il presidente Marco Marsilio: “Il piano interviene in un momento in cui la regione Abruzzo è ai primissimi posti per la somministrazione dei vaccini in rapporto alle forniture. Al momento il problema dell’organizzazione dei punti di somministrazione ad oggi non è il principale” ha spiegato il governatore, aggiungendo: “Siamo pronti a far fronte alla vaccinazione della popolazione di qualunque quantità venga assegnata alla nostra regione”.
A gestirlo sarà una macrostruttura con l’entrata in campo della Protezione Civile. Oltre ai sette punti HUB della prima fase sono stati identificati punti territoriali e unità mobili SPOKE. “Ad oggi i punti SPOKE in Abruzzo sono 116, e continuiamo a raccogliere le istanze dei sindaci per incrementarne il numero”, ha detto l’assessore Verì. L’assessore ha ricordato che i medici di medicina generale hanno sottoscritto l’accordo, ai quali si aggiungono altri professionisti volontari che saranno assicurati e contribuiranno ad una banca-ore.
“Mercoledì iniziamo la somministrazione delle dosi a disabili e fragili. Ultimate le fragilità partiremo per fasce di età decrescenti con i 79-70. A partire al massimo dalla prossima settimana sarà aperta loro la piattaforma per le manifestazioni di interesse, e via via a scalare. Entro settembre potremmo raggiungere l’immunità di gregge perché ciascun abruzzese avrà avuto l’opportunità di accedere al vaccino. Intanto per vaccinare gli ultra 80enni non trasportabili saranno coinvolti i MMG a domicilio”.
Il coordinatore della campagna Maurizio Brucchi ha spiegato che su indicazione del Commissario Straordinario, le regioni stabiliranno dei criteri per gestire tali casi. In Abruzzo in queste ore saranno formalizzati, ma sarà utilizzato come in quasi tutte le altre regioni, il criterio dell’overbooking.