PESCARA – Sul Tar di Pescara il Governo Renzi cambia idea: nella seduta di ieri del Consiglio dei Ministri tra le molte questioni affrontate e rimandate c’era anche il futuro del Tar di Pescara salvato dal rischio smantellamento paventato nei mesi scorsi. La sezione distaccata del Tribunale Amministrativo del capoluogo adriatico, dunque, grazie ad una norma introdotta e votata nella seduta del pomeriggio di ieri continuerà ad operare garantendo un servizio territorialmente importante.
Una notizia accolta con soddisfazione tra gli altri dalla senatrice del Nuovo Centro Destra Federica Chiavaroli, dall’esponente abruzzese di Sel Gianni Melilla, mentre in quota Pd a commentare positivamente l’esito della lunga e delicata vicenda è Vittoria D’Incecco. La sede pescarese del Tribunale Amministrativo, dunque, è salva: la sua chiusura è definitivamente scongiurata, la sua operatività garantita.
Istituita nel 1977 come sezione staccata del TAR L’Aquila, con Decreto del Presidente della Repubblica del 24 gennaio, dal 2005 la sezione pescarese è ospitata presso il moderno complesso del Palazzo di Giustizia. Uno smantellamento contro il quale l’intera classe politica regionale si era azionata forte del sostegno ricevuto, nel corso della lunga battaglia, anche da molti esponenti di spicco del mondo accademico, giuridico e sociale del comprensorio pescarese: una coralità della protesta che ha premiato l’Abruzzo e la sua giustizia amministrativa, un dietrofront del Governo Renzi che fa tirare un sospiro di sollievo anche ai dipendenti della sede a rischio smantellamento fino a 24 ore fa.
“E’ di queste ore la notizia della decisione governativa di mantenere la sede distaccata del Tar di Pescara. Da sindaco non posso che esprimere la massima soddisfazione per l’esito di una mobilitazione che e’ stata continua, forte e trasversale, condivisa con tutti coloro che si sono uniti a noi nel produrre un risultato che andasse nel senso opposto a quello inizialmente prospettato”. Il commento e’ di Marco Alessandrini. “Diverse – ricorda il primo cittadino – sono state le istanze di cui il Comune si e’ fatto interprete per arrivare a tale traguardo, a partire dalla Regione, ad arrivare al Governo e ai vertici del Csm a cui abbiamo chiesto supporto perche’ la sede restasse”.
Dunque il Tar Pescara, che rischiava la chiusura al primo luglio, e’ salvo. “La decisione era attesa con ansia da chi ha sempre avuto a cuore la necessita’ di assicurare il servizio giustizia amministrativa al cittadino abruzzese, alle aziende, a tutto il tessuto produttivo ed alle istituzioni che operano nelle province di Chieti e Pescara”. Il commento, affidato ad una nota, e’ del Coordinamento istituzionale a difesa del Tar di Pescara per il quale “E’ stato di fondamentale importanza far comprendere al Governo l’esigenza reale del territorio di potersi ancora avvalere di un ufficio giudiziario che ha sempre dato dimostrazione di saper svolgere con efficacia ed efficienza il ruolo che la Costituzione e le leggi assegna ai propri organi statali”.
“Il Tar di Pescara con tutto il personale di magistratura ed amministrativo potra’ continuare ad assolvere con rapidita’ e competenza il proprio compito, da sempre riconosciuto dagli operatori del settore, assicurando il servizio giustizia a favore di quella parte dell’Abruzzo che per le sue caratteristiche economiche e sociali da sempre richiede, affinche si affianchi a tutti gli altri servizi che nel complesso rendono attrattive e dinamiche le nostre realta’ territoriali, le quali hanno idee e risorse che non sarebbe stato corretto compromettere in una fase cosi’ delicata per la difficile situazione economica di quest’area geografica”.