
PESCARA – E’ morto annegato Cristian Dell’Osa, l’armatore di 40 anni deceduto ieri mattina dopo il naufragio della sua imbarcazione su cui si trovava con tre marinai, tutti superstiti. Lo ha stabilito l’esame autoptico eseguito nel pomeriggio dal medico legale Cristian D’Ovidio su incarico del pm del tribunale di Pescara Giuseppe Bellelli. L’esame è durato tre ore. Inoltre, sono stati prelevati i tessuti per il completamento delle indagini di laboratorio da espletare presso l’istituto di Medicina legale dell’Universita di Chieti.
Intanto sul naufragio della “Vikingo secondo” e’ stata aperta un’inchiesta per naufragio colposo, al momento senza indagati. Un’altra inchiesta, amministrativa, e’ in corso da parte della Capitaneria di porto. Dell’Osa era uscito in mare con l’equipaggio per riprendere le reti, ma il mare grosso e il vento hanno reso la navigazione impossibile. Appena partito l’allarme da parte di due testimoni che si sono accorti delle difficoltà della piccola imbarcazione da pesca, sono scattati i soccorsi. I tre marinai sono stati recuperati anche grazie all’intervento di tre pescherecci, che hanno affiancato Capitaneria di Porto e Polmare, ma per Dell’Osa già non c’era più nulla da fare.