PESCARA – E’ tornato a protestare a Pescara questa mattina davanti alla sede di Equitalia, l’ex imprenditore che già in passato si e’ reso protagonista di manifestazioni simili, in città e non solo. Stavolta lo ha fatto con le catene alle mani e un cappio che pendeva al collo. “L’asta della mia casa, la prima casa, a Montesilvano, partira’ il 20 maggio – ha annunciato. Equitalia e la banca mi hanno distrutto la vita. Dopo di questo non ho piu’ niente”.
Equitalia, da parte sua, torna a ribadire che “non ha alcuna responsabilita’ nella vendita dell’immobile che e’ stata richiesta unicamente da una banca” e che “per legge non puo’ pignorare ne’ mettere in vendita la prima casa, cioe’ l’unico immobile del debitore adibito a sua abitazione principale”. La societa’ di riscossione ha inoltre fatto sapere che “rimane a disposizione dell’ex imprenditore per fornire la massima assistenza e tutte le informazioni necessarie”.
L’uomo ha sottolineato che fino ad ora l’unico che lo ha sostenuto e’ stato Luigi Di Maio, vice presidente della Camera dei Deputati, del Movimento 5 stelle, nonostante abbia provato in tutti modi ad uscire dall’ombra e a far emergere la sua storia. In occasione dell’asta arrivera’ a Pescara il leader del M5S, Beppe Grillo.
Oggi l’uomo ha anche parlato dei problemi di salute del figlio di 25 anni, da dieci anni affetto da sclerosi, che “non percepisce neppure un centesimo di pensione. In che Stato viviamo – si chiede l’uomo? Dove sono i diritti?”. L’ex imprenditore, di 60 anni, nel mese di febbraio si era posizionato davanti alla sede di Equitalia annunciando di essere pronto a donare un rene o una cornea a chiunque lo avesse salvato da questa situazione.
Intanto la societa’ di riscossione scrive in una nota di non capire “perche’ il contribuente, a cui da tempo sono state fornite tutte le informazioni in merito alla sua situazione, anche oggi si sia presentato davanti alla sede di Pescara per protestare contro Equitalia”.