
SULMONA – Non si dà per vinta il sindaco di Pratola Peligna, dicendosi pronto a nuovi interventi per contrastare le fiamme: “Apriremo nuove strade tagliafuoco. E’ stato deciso dopo l’incontro avuto questa mattina con il coordinamento interforze, nella sede del Coc di Sulmona. I vigili del fuoco e i mezzi che operano da ieri sul versante pratolano sono da stamattina impegnati nel contrasto delle fiamme divampate nella tarda serata di ieri dopo che la costruzione della linea tagliafuoco al confine con il territorio di Sulmona, voluta fortemente dalla mia amministrazione, ha dato risultati significativi nel contrasto delle fiamme”.
“Per questo motivo – prosegue il sindaco – nella mia breve partecipazione alla riunione del COM di questa mattina, ho comunicato la mia precisa volontà di favorire l’apertura di nuove linee tagliafuoco nelle strade forestali esistenti e abbandonate all’incuria, per favorire efficace transito soccorsi e contrasto degli incendi da terra, una misura indispensabile come dimostrato, appunto, già ieri. Volontari e ditte incaricate specializzate saranno all’opera: la battaglia continua e non arretriamo di un millimetro”.
E finalmente qualcosa sembra muoversi anche a Roma: la capogruppo di Sinistra italiana al Senato e presidente del Gruppo Misto Loredana De Petris chiede al Governo di mobilitare l’esercito per domare gli incendi che da giorni devastano l’Abruzzo: “Faccio appello al presidente Gentiloni perché il governo metta in campo tutti i mezzi a propria disposizione per fronteggiare gli incendi che in Abruzzo, ma anche nel Lazio e in Calabria, rappresentano ormai un’emergenza assoluta. Nelle zone intorno a Sulmona e Tagliacozzo la situazione è tragica: si tratta di un disastro ambientale gravissimo, con oltre mille ettari del parco nazionale bruciati, a cui si aggiunge ora un serio problema di inquinamento. I volontari fanno con grande coraggio e abnegazione quello che possono, anche correndo gravi rischi, ma la loro generosità non basta e i reparti degli Alpini inviati dal governo sono del tutto insufficienti. I criminali incendiari continuano nella loro opera appiccando sempre nuovi incendi, senza che si riescano a spegnere quelli che già divorano il parco nazionale. È essenziale moltiplicare i controlli per impedire a questi criminali di appiccare nuovi incendi ed è necessario schierare uomini e mezzi dell’esercito, inclusi i reparti specializzati, per fermare questa catastrofe ambientale”.