
AVEZZANO – Il Comitato marsicano “No PowerCrop” ha fatto sentire la propria voce sotto la sede della Direzione Ambiente ed Energia della Regione Abruzzo a Pescara, per dire no all’inceneritore a biomasse ad Avezzano.
Il sit-in dei manifestanti avviene proprio in concomitanza con la Conferenza dei Servizi sull’inceneritore a biomasse che la società Powercrop, gruppo Maccaferri, vuole realizzare nel Fucino.
Il comitato, le categorie professionali agricole, i sindaci del terrirorio e le associazioni ambientaliste hanno manifestato la propria contrarietà a un impianto che “dal punto di vista tecnologico, economico sanitario ed ambientale presenta – dicono dal Comitato – forti carenze ed enormi lacune.”
Sul piede di guerra anche il mondo dell’agricoltura, dal momento che nel Fucino lavorano 8.000 dipendenti del settore, con un indotto che sfiora i 15.000 addetti. Se ci sono due sentenze del Tar Abruzzo secondo le quali la realizzazione della centrale elettrica a biomasse di Borgo Incile di Avezzano è in linea con i parametri di legge, i manifestanti aspettano il pronunciamento del Consiglio di Stato.
Intanto la stessa Regione Abruzzo, notizia di ieri, è intenzionata a non dare seguito all’accordo sottoscritto nel settembre 2007 con la Powercrop nell’ambito del processo di riconversione del settore bieticolo-saccarifero. Il sottosegretario della Presidenza della Regione Abruzzo con delega all’ambiente Mario Mazzocca ha proposto all’esecutivo l’adozione di un atto idoneo a recedere dall’accordo poiché il progetto, spiega, “non è più di pubblico interesse”.
Appena dopo pranzo la novità: la conferenza dei servizi che si è svolta in Regione, alla Direzione Ambiente ed Energia di via Passolanciano, riguardo la realizzazione della centrale elettrica a biomasse di Borgo Incile di Avezzano ha dato esito negativo: in sostanza, il progetto dell’inceneritore in Marsica è stato bocciato.
Il sottosegretario alla Presidenza della Regione, Mario Mazzocca, ha precisato che in base al lavoro dettagliato svolto negli ultimi tempi dalla direzione generale, per verificare la sussistenza o meno di mantenere l’accordo di programma con la PowerCrop, si è giunti a questa decisione. Dalla PowerCrop si sono riservati di valutare la situazione ed eventuali ricorsi.