VALLE CASTELLANA – Proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi. Intanto sono stati ritrovati i corpi di 2 dei 4 piloti che erano a bordo dei due Tornado schiantatisi in volo nei cieli sopra Ascoli. Erano nella zona di Tronzano e sembra che i resti fossero nella fusoliera di uno dei due jet. A bordo del primo caccia c’erano il capitano pilota Alessandro Dotto e il capitano navigatore Giuseppe Palminteri, sul secondo il pilota Mariangela Valentini e il navigatore Paolo Piero Franzese. Basse speranze che gli altri dispersi siano vivi.
Uno dei cadaveri, carbonizzato, era all’interno di uno dei velivoli precipitati a causa dell’incidente. “Non è al momento possibile stabilire l’identità del militare”, ha precisato l’Aeronautica Militare, ma i vigili del fuoco precisano che si tratterebbe di un uomo. Mentre sull’individuazione di un secondo corpo, circostanza confermata dal ministro della Difesa Pinotti, non ci sarebbero conferme. C’è infatti chi sostiene che sia stato ritrovato solo un casco da pilota.
Dopo che questa mattina sono stati spenti gli ultimi focolai di incendio in tutta la zona interessata dall’incidente (20 ettari l’area di superficie bruciata), sono infatti partite anche da terra le ricerche dei dispersi. Si tratta del capitano pilota Alessandro Dotto e il capitano navigatore Giuseppe Palminteri che, riferisce l’Aeronautica militare viaggiavano a bordo del primo velivolo; sul secondo, invece, vi erano il capitano pilota Mariangela Valentini e capitano navigatore Paolo Piero Franzese.
Le ricerche aeree dei due caccia sono andate avanti tutta la notte. All’alba si è alzato in volo anche un Predator del 32esimo Stormo di Amendola per coadiuvare le ricerche. Prosegue, nel frattempo, l’azione della commissione d’inchiesta nominata dalla Forza Armata per fare luce sull’accaduto. Già nel pomeriggio di ieri un team di esperti della Sicurezza del Volo aveva raggiunto il luogo dell’incidente per i primi rilievi ed i coordinamenti con le forze di intervento coinvolte. E’ atteso nelle prossime ore sul posto il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Pasquale Preziosa.
E parla “con stato d’animo turbato” di fronte alle commissioni riunite Difesa Esteri delle Camere, il ministro della Difesa Roberta Pinotti dando conferma del ritrovamento dei due corpi. “Stiamo attivamente cercando i due che risultano ancora dispersi”, aggiunge. Comunque Pinotti garantisce che i due Tornado coinvolti nell’incidente “erano efficienti” e “dalle prime evidenze l’evento appare riconducibile ad una collisione in volo fra i due velivoli le cui cause al momento non sono note ma che potranno essere più chiare una volta che la commissione tecnica avrà analizzato i tracciati e visionato i dati provenienti dall’apparato di registrazione dati di bordo (scatola nera)”.
L’incidente, “sulle cui modalità è stata avviata dalla Difesa una apposita inchiesta tecnica aeronautica che si affianca a quella svolta dalla magistratura”, è avvenuto “mentre gli equipaggi, nel pieno rispetto dei previsti standard di sicurezza, erano impegnati in due missioni addestrative congiunte, regolarmente pianificate ed autorizzate in accordo alle norme ed alle regole del volo in vigore, finalizzate a raggiungere quei livelli di addestramento che sono essenziali per poter poi operare con efficacia ed in sicurezza nelle molteplici attività cui la nostra Aeronautica è chiamata per garantire la sicurezza e la difesa del nostro Paese”.
Sono vicina all’Aeronautica -dice poi Pinotti- che vive questo tristissimo momento di lutto condiviso da tutte le Forze Armate, proprio in un momento in cui essa ha svolto e svolge un ruolo fondamentale nelle missioni internazionali dell’Italia e, in particolare, in quella che è attualmente in corso in Iraq in un ambiente operativo caratterizzato da una situazione di rischio comunque non trascurabile”.
”Non è ancora tutto perduto, non ci diamo per vinti” dice all’Adnkronos il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli anche se ”certo è che più vanno avanti le ricerche più le speranze di trovare vivi gli altri due piloti tendono ad affievolirsi”. Continua a esserci una piccola speranza per Mariangela. A dirlo Massimo Marcassa, primo cittadino di Oleggio, comune del novarese dove vive la madre del capitano Valentini, anche se, precisa, “naturalmente più passa il tempo e più le speranze si assottigliano”. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando invita a far luce sull’accaduto: “Alla partecipazione al dolore dei familiari delle vittime è, altresì, doveroso unire la sollecitazione di ogni accertamento per conoscere modalità e cause del tragico incidente”.