L’AQUILA – All’Aquila la situazione industriale sarebbe gravissima, con decine di vertenze aperte e migliaia di ore di cassa integrazione: “Finmek Solution, Compel, Tecnolabs, Cn System, Fida, Otefal, per citarne alcune. Anche la questione della ricollocazione di nuove aziende all’interno del polo elettronico, a Pile, non e’ stata ancora risolta”. Lo denuncia Gino Mattuccilli, della segreteria provinciale Fim-Cisl, secondo cui l’Aquila “non ha mai vissuto una crisi industriale tanto marcata, che sta investendo anche le piccole e piccolissime aziende dell’indotto, fino a un massimo di cinque-sei dipendenti. Realta’ che, seppure marginali, rappresentano una fonte di ricchezza in termini economici e occupazionali”.
“In questa fase cosi’ delicata per il nostro territorio e’ importante avere un assetto organizzativo funzionante e pronto a fornire tutte le risposte che attendono i lavoratori e gli stessi imprenditori. Mattuccilli, alla vigilia del congresso provinciale della Fim-Cisl, invita “a fare quadrato e a mettere in campo le opportune sinergie per avviare una nuova fase di crescita e sviluppo del territorio. Senza lavoro, non puo’ esserci ricostruzione sociale”. Domani al congresso saranno presenti 87 delegati, in rappresentanza di tutte le realta’ industriali della provincia aquilana, chiamati ad eleggere l’assemblea territoriale della Fim- Cisl che, a sua volta, designera’ i delegati al congresso regionale Fim per la nomina del nuovo segretario provinciale.