VASTO – Il Wwf di dice preoccupato per le “allarmanti notizie di questi giorni sullo stato del fiume Trigno a causa della rilevata presenza di fenoli, dopo che gia’ nei mesi scorsi era stata rilevata una forte concentrazione di arsenico”. Addirittura si prospetta come “drammatica” la situazione del corso d’acqua al confine tra le Regioni Abruzzo e Molise. Lo si evince da una nota del presidente dell’associazione ambientalista Zona Frentana e Costa Teatina, Ines Palena.
“Una situazione comune per i fiumi abruzzesi, che dovrebbero essere considerati prioritari nella tutela e salvaguardia dei territori, e invece vengono spesso lasciati all’abbandono – sottolinea Palena – chiediamo a tutti gli enti preposti di attivarsi per il risanamento del fiume Trigno e un immediato intervento per risalire alle cause dell’inquinamento e la fine di ogni eventuale comportamento illecito che venisse riscontrato. Apprendiamo dalla stampa – prosegue Palena – che le analisi sono avvenute nel novembre scorso, ci chiediamo come sia stato possibile aver dovuto attendere due mesi perche’ si agisse di conseguenza? E, di conseguenza, in questi due mesi e’ stata forse distribuita acqua non potabile, dato che la Regione ha bloccato l’azione di potabilizzazione e distribuzione in quanto ha considerato le acque del Trigno “non potabilizzabili”? Venga fatta immediatamente chiarezza e venga informata la popolazione sullo stato del fiume Trigno e sulle cause del suo inquinamento”, conclude Palena.