CONTROGUERRA – Non era servito a nulla l’obbligo di allontanamento impartito dal magistrato. Ai carabinieri, aveva fatto intendere che mai avrebbe rispettato la prescrizione perche’ quella era anche casa sua. A quel punto, i militari della stazione di Corropoli temendo per l’incolumita’ della sorella dell’uomo che l’aveva denunciato, hanno chiesto una misura piu’ dura. Il pm, Laura Colica, ha chiesto ed ottenuto dal gip di Teramo, Domenico Canosa, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Alessandro Capriotti, 39 anni, residente a Controguerra si trova ora nel carcere di Castrogno a Teramo. Deve rispondere di maltrattamenti e lesioni personali. La sorella di Capriotti con il quale vive sotto lo stesso tetto, dal 2012 subisce vessazioni, angherie e soprusi da parte del fratello disoccupato. Le continue richieste di denaro si trasformavano in violenze domestiche, minacce, offese, ingiurie. Altre volte, con il pretesto di risparmiare, alla sorella operaia, l’unica a portare un reddito in casa, le chiudeva i contatori dell’acqua.
Stanca di subire, la donna ha denunciato il fatto ai carabinieri che hanno rimesso relazione al magistrato che poi ha disposto la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa della sorella. Capriotti, quando ha visto i carabinieri presentarsi con il provvedimento, si e’ mostrato tracotante facendo intendere chiaramente che mai se ne sarebbe andato. A quel punto, con urgenza, i carabinieri hanno chiesto al magistrato una pena piu’ dura: l’arresto, che e’ stato eseguito.