L’AQUILA – Entro due anni i lavoratori che resteranno al proprio posto saranno soltanto trenta, rispetto ai 120 atuali. E c’è incertezza anche per loro. E’ il destino di “morte annunciata” della Intecs, il centro di ricerca di alta tecnologia che prevalentemente si occupa di telecomunicazioni, eredità dell’ex Technolabs, l’azienda che rilevò il gruppo di ricercatori dell’ex polo elettronico ormai in declino.
Quello che era il fiore all’occhiello della ricerca nelle telecomunicazioni all’Aquila e nel centro Italia si avvia al decadimento. Desolati, delusi, abbattuti i lavoratori, oggi riuniti per l’ennesima volta in assemblea nell’edificio in cui sono stati “relegati”, come dicono, dall’azienda. Con loro c’è il referente provinciale della Fiom Cgil, Alfredo Fegatelli.
Nel corso di quest’anno gli stipendi saranno ridotti a causa dell’entrata in vigore del Jobs Act, che riduce drasticamente l’importo della cassa integrazione. Poi, niente più lavoro. A nulla sono servite, fino a ora, le proteste davanti ai cancelli del centro di ricerca.