ROMA – Papa Francesco ha approvato la proposta di riforma dell’Istituto per le Opere Religiose, riaffermando “l’importanza della missione dello Ior per il bene della Chiesa, della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”. Lo Ior “continuerà a servire con attenzione e a fornire servizi finanziari specializzati alla Chiesa Cattolica in tutto il mondo – riferisce la Santa Sede – assistendo il Santo Padre nella sua missione di pastore universale”.
Con la conferma della missione dello Ior e facendo seguito alla richiesta del cardinale-Prefetto Pell, il presidente del Consiglio di Sovrintendenza, Ernst von Freyberg, e il management dello Ior “porteranno a termine il loro piano al fine di assicurare che lo Ior possa compiere la sua missione come parte delle nuove strutture finanziarie della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”. Il piano sarà presentato al Consiglio dei Cardinali del Santo Padre e al Consiglio per l’Economia.
Le attività dello Ior continueranno a rientrare sotto la supervisione regolamentare dell’Autorità di Informazione Finanziaria, competente nell’ambito della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. In conformità ai Motu Proprio dell’8 agosto 2013 e del 15 novembre 2013 e alla legge numero XVIII sulla trasparenza, supervisione e informazione finanziaria entrata in vigore l’8 ottobre 2013, “è stata introdotta un’ampia e articolata struttura legale e istituzionale finalizzata a regolare le attività finanziarie all’interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”.
A tale proposito, il cardinale-prefetto Pell “ha confermato l’importanza di un allineamento sostenibile e sistematico delle strutture legali e normative della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano con le best practice regolamentari internazionali. Un’efficace supervisione regolamentare e i progressi raggiunti nella compliance, trasparenza e operatività avviati nel 2012 e sensibilmente accelerati nel 2013, sono fondamentali per il futuro dell’Istituto”.