CHIETI – Non riusciva a rassegnarsi della separazione ed al fatto che il Tribunale avesse assegnato la casa coniugale all’ex moglie; per questo C.M. 51enne del Chietino, non aveva lasciato l’abitazione coniugale spingendo la donna a trasferirsi altrove con le figlie. I mesi di minacce e molestie sono culminate alla fine di marzo, quando è stato emesso il provvedimento di sfratto dell’uomo al fine di restituire la casa coniugale all’ex moglie e alle bambine.
Ma la donna, accompagnata dai fratelli e l’ufficiale giudiziario, si è trovata davanti una scena grottesca: il padre 92enne dell’uomo, in piedi davanti al portone di casa che brandiva, con aria minacciosa, un bastone incitato dal figlio: “dai papà pensaci tu… tu li puoi ammazzare perché hai 92 anni e non ti mandano in galera”. A quel punto, anche a causa di insulti e minacce pronunciati contro le figlie, la donna si è sentita male. Sono quindi arrivati i soccorsi e gli uomini dell’Arma.
L’uomo è stato costretto a lasciare l’abitazione che occupava con la nuova compagna, ma non si è rassegnato e ha continuato a tormentare l’ex. Per diverse volte, nei giorni successivi, ha chiamato il 112 denunciando falsamente la scomparsa della figlia minore al fine di far intervenire una pattuglia dell’Arma in piena notte a casa dell’ex.
I Carabinieri, viste le continue denunce presentate dalla donna nei confronti dell’ex marito, dopo aver attentamente raccolto tutti gli elementi necessari, di concerto con l’A.G. hanno denunciato l’uomo per istigazione a delinquere, procurato allarme, molestia e disturbo alle persone e in concorso con il padre per lesioni personali e minacce. Una sfilza di reati di cui presto dovrà rispondere in Tribunale.