L'AQUILA – Lacrime finte, così come è stata finta anche la sua commozione. Il prefetto dell'Aquila, Giovanna Iurato avrebbe “recitato” una parte davanti ai bambini rimasti orfani tra le macerie subito dopo il terremoto dell'aprile 2009. Un gesto che ha indignato in molti e che ha trovato la sua conferma nel lavoro dei magistrati.
I pm hanno rivelato la condotta della Iurato spiegando quanto sarebbe accaduto: “Scoppiava a ridere ricordando come si era falsamente commossa davanti alle macerie e ai bimbi rimasti orfani”. I pm sono sicuri. Infatti durante l'inchiesta che è in corso è emersa un'intercettazione telefonica tra la Iurato e un altro prefetto, Francesco Gratteri. “Commentando la sua prima giornata ufficiale – scrivono i pm – nella città martoriata dal terremoto (definita sarcasticamente da Iurato 'una città inesistente, che non c'e), scoppiava a ridere, ricordando come si era (falsamente) commossa davanti alle macerie e ai bambini rimasti orfani.
Una risata non giustificabile dalle circostanze e dagli eventi tragici di quelle ore, che avrebbero imposto al rappresentante del Governo di assumere comportamenti ben diversi e non certo (a proposito di cinismo) legati alla predisposizioni di condotte e strumenti atti a prevenire e/o scongiurare indagini in corso”.