ROMA – Il Cdm ha approvato il rinvio dell’aumento dell’Iva a ottobre. La decisione non sorprende visto l’esito positivo dell’incontro di ieri sera, a palazzo Chigi, tra il premier Enrico Letta e il leader del Pdl, Silvio Berlusconi alla presenza di Gianni Letta e di Angelino Alfano. Il colloquio era durato oltre tre ore. Al termine il premier Letta aveva rassicurato: “Sono soddisfatto, non c’è volontà di rompere”. Si è trattato di un “colloquio cordiale sui temi europei, economici e del Cdm”, hanno riferito fonti del Pdl, poco prima che Berlusconi lasciasse palazzo Chigi. Fonti di governo hanno parlato di incontro “positivo”.
“E’ andata bene, è stata una buona discussione sull’Europa, sul tetto del 3% e sul rilancio dell’economica. Anche la lunghezza dell’incontro mi pare dimostri che non c’è volontà di rompere”. E’ l’analisi che il premier Enrico Letta ha fatto con chi ha avuto modo di parlargli al termine dell’incontro. Accordo su Iva e lavoro nel vertice a palazzo Chigi. Per l’Iva ci sarà un rinvio a ottobre, ma con la possibilità di un ulteriore rinvio a dicembre in sede di conversione. “Il Consiglio dei ministri ha deciso il rinvio di tre mesi dell’aumento di un punto percentuale (dal 21 al 22%) dell’Iva, che sarebbe scattato dal primo luglio, quindi al primo ottobre”, si legge in una nota del Cdm.
“Il provvedimento sull’Iva credo che dimostri la volontà del governo di aiutare l’economia con la dovuta prudenza”. Lo ha detto il premier Enrico Letta. “In questo momento non è il caso di fare scelte che diano l’impressione di sfasciare i conti pubblici”, ha aggiunto. “C’è bisogno di dare un segno che la nave dei nostri conti pubblici ha al timone persone responsabili”, ha concluso.