TERAMO – La Guardia di Finanza di Teramo ha scoperto una frode fiscale milionaria su scala nazionale che ha portato alla denuncia di nove persone tra imprenditori e prestanomi. L’indagine, avviata d’iniziativa e proseguita sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha consentito di disarticolare un sistema di frode fiscale, cosiddetto “carosello” all’Iva comunitaria, perpetrato da cittadini teramani e stranieri (comunitari), tutti coinvolti, a vario titolo, in aziende dedite all’emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti.
A conclusione delle investigazioni, gli uomini della locale Compagnia hanno individuato, oltre ad una societa’ teramana organizzatrice della frode, cinque altre aziende, tutte operanti nel settore della vendita di materiale informatico, ubicate sul territorio nazionale, che sono risultate utilizzatrici delle fatturazioni illegali.
Le Fiamme Gialle hanno anche accertato che i proventi illeciti, profitto dei documenti fittizi, venivano accreditati sui rapporti bancari intestati alle aziende coinvolte e successivamente dirottati su conti esteri mediante bonifici “on line”. L’efficace azione di contrasto ha inoltre consentito il recupero nei confronti dell’impesa teramana di materia imponibile sottratta a tassazione per piu’ di cinque milioni di euro, oltre ad un milione di Iva evasa.