CHIETI – Ci sono voluti 32 anni ma alla fine il Chieti ce l’ha fatta: finalmente è Legadue. Una partita al cardiopalma, con gli abruzzesi che sono riusciti a spuntarla solo alla fine con uno strepitoso ultimo quarto. A dire il vero l’inizio della gara è stato a dir poco disastroso: Mirandola con la zona si porta subito sul 10-0, ma Sorgentone dà la scossa col timeout, e Rossi e Raschi producono il 3-12 che riporta in equilibrio la contesa e convince Tinti a passare alla difesa a uomo: il primo quarto si chiude sul 22-18. Losi e Venturelli, sempre implacabili, sono sostenuti da Sgobba che con 8 punti spinge al massimo vantaggio i padroni di casa sul +13. Nel momento più duro i biancorossi non si disuniscono, stringono i denti e con il positivo apporto di Gatti, Severini e Bolletta riescono a contenere il passivo all’intervallo (44-35).
Sotto di 11 in apertura di ripresa, la BLS sente che è arrivato il momento del massimo sforzo, e si scrolla di dosso ogni timore con tre triple di Rajola, Raschi e Gialloreto. Losi prende in mano la situazione alla sua maniera, ma 6 punti di Gialloreto e un crescendo difensivo del collettivo permette a Rossi di colpire per il primo sorpasso. La terza frazione termina in parità, 60-60, con problemi di falli per Pilotti, Gialloreto e Raschi. L’ultimo periodo è un’autentica battaglia, arrivano i quarti falli di Raschi e Venturelli, la palla scotta sempre più ma Gialloreto e Micevic non sembrano accorgersene, segnando da oltre l’arco i canestri del +5 a 5 minuti dalla fine. La tensione cresce, come gli errori e la fisicità delle difese, ma le Furie hanno decisamente più energie, e mentre gli esterni di casa calano alla distanza un incredibile capitan Rajola batte il pressing e segna in penetrazione il +9. Due triple di Pignatti sono il segnale che la Dinamica non vuole cedere, ma ormai Chieti vede il traguardo a un passo e non sbaglia nulla nel finale: Raschi, Gialloreto e ancora Rajola chiudono i conti negli ultimi due minuti, liberando la gioia degli oltre cento sostenitori abruzzesi. Finisce così 79-85, risultato che vale la seconda lega nazionale dopo un’assenza di 32 anni.