PESCARA – Finisce con la vendita alla asta della sua casa la vicenda di Silvio Buttiglione. L’ ex imprenditore rincorso dai creditori ha visto la sua casa “battuta” per 142 mila euro. Buttiglione “rincorso” in particolare da due banche, aveva commosso l’opinione pubblica con la sua proposta di vendere un rene per salvare la sua dimora di Montesilvano.
Sono stati sei gli acquirenti che si sono presentati questa mattina, partendo da un’offerta minima di 102 mila e 900 euro. Nella seconda fase dell’asta, gli acquirenti sono rimasti in cinque e, dopo vari rilanci di 2 mila euro, uno di loro si è aggiudicato l’abitazione.
All’asta era presente lo stesso Buttiglione, sostenuto dalla senatrice del M5Stelle Gabriella Di Girolamo, dal consigliere regionale Domenico Pettinari e altri attivisti pentastellati. Proprio grazie al Movimento 5 stelle Silvio Buttiglione era riuscito a fermare la vendita della sua casa negli anni scorsi. A Pescara erano arrivati anche Beppe Grillo e Luigi Di Maio e i primi tentativi di vendita erano andati deserti.
“Ormai non ho più niente da perdere, mi arroccherò nella mia casa fino a quando la polizia mi butterà fuori”, ha dichiarato Silvio Buttiglione. “Queste persone che hanno partecipato all’asta sono sciacalli, perché si arricchiscono sulle disgrazie altrui e non lavorando per 30 anni come ho fatto io. Sono venute a visitare la mia casa e nonostante avessi raccontato loro del mio dramma si sono presentate in tribunale”.
“A Grillo mi sento di dire di non promettere una cosa se non sei sicuro di mantenerla, specialmente ad una persona che ha tentato il suicidio e che vive nella disperazione”.
Gennaro Donadio, del punto di ascolto Sos Equitalia, dopo l’aggiudicazione all’asta della casa ha dichiarato: “Il deputato Gianluca Vacca ci ha comunicato che purtroppo la raccolta fondi lanciata dal M5s non ha raggiunto la cifra necessaria per evitare che la casa di Silvio Buttiglione fosse aggiudicata all’asta, ma la raccolta fondi continuerà, nel tentativo di consentire a Silvio di acquistare una nuova sistemazione. Finora sono stati raccolti quasi 10 mila euro, mentre ne servono almeno 50 mila”.