L’AQUILA – Sarebbe a rischio la caserma Campomizzi dell’Aquila, oggi residenza universitaria per 360 studenti fuori sede. A lanciare l’allarme – in sostanza un atto di accusa nei confronti delle istituzioni Regione, Comune e ministero della Difesa – è il presidente dell’Adsu, l’Azienda per il diritto allo studio universitario Pierluigi Beomonte Zobel.
Lo fa attraverso una lettera indirizzata anche all’ex sindaco Massimo Cialente, chiamando in ballo le responsabilità di chi “vuole eliminare il Diritto allo Studio degli studenti aquilani”.
“Il Comune dell’Aquila – denuncia Zobel nella lettera –non convoca l’Adsu perché vuole chiudere la residenza Campomizzi; la Regione Abruzzo non approva i bilanci Adsu e non trasferisce oltre un milione di Euro per le borse di studio degli studenti idonei ma non beneficiari”. E ancora:“Se non sarà subito rinnovato il contratto ormai scaduto con il Ministero della Difesa, sotto la regia del Comune dell’Aquila, si dovrà chiudere e i 360 studenti rimarranno senza alloggio – prosegue la lettera – . L’Azienda ha sempre approvato il proprio bilancio preventivo rispettando i tempi, ma la regione Abruzzo non ha approvato gli ultimi 3 bilanci Adsu, atto obbligatorio essendo l’Adsu un ente strumentale della regione. Abbiamo iniziato il terzo anno in esercizio provvisorio e, se non ci sarà l’approvazione, saremo costretti alla chiusura della residenza e dei servizi essenziali” .
Non si fa attendere la risposta del sindaco Pierluigi Biondi, che respinge le accuse e rimanda le responsabilità alla Regione.