L’AQUILA – Glielo avrebbero chiesto probabilmente di persona, ma non sarà così. Il ministro Trigilia, domani doveva essere all’Aquila, ma da Roma hanno annullato tutti gli appuntamenti. E così le richieste della Cisl resteranno, per il momento, solo su carta. Il sindacato chiede al Governo certezze sui flussi finanziari per la ricostruzione e sull’immediata disponibilita’ dei 100 milioni di fondi Cipe destinati alle attivita’ produttive e alle imprese commerciali “falcidiate” dalla crisi.
Il segretario della provincia dell’Aquila, Paolo Sangermano, interviene sulla questione dei fondi bloccati che, stando alle dichiarazioni del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, non saranno disponibili prima di maggio prossimo: “Al ministro chiediamo anche di assumere un ruolo di coordinamento e interfaccia tra i vari uffici deputati alla ricostruzione per rendere piu’ snello e lineare il percorso di rinascita del territorio colpito dal sisma del 2009”.
“La visita del ministro per la Coesione territoriale – afferma Sangermano – deve essere l’occasione per sciogliere il nodo sulla disponibilita’ e sulla tempistica relativa alla spendibilita’ dei fondi destinati alla ripresa delle attivita’ produttive. Deve costituire un momento di confronto e di seria riflessione e impegno comune per un’inversione di tendenza di un territorio ormai allo stremo. Non, quindi, l’ennesima occasione di discussione improduttiva o polemica tra i vari livelli istituzionali”.
“Il rischio concreto per gli imprenditori, le aziende e la popolazione della provincia dell’Aquila”, aggiunge Sangermano, “e’ di ritrovarsi ostaggio di una campagna elettorale che, invece di produrre risultati positivi, inneschi il solito meccanismo di rimpallo di competenze e responsabilita’. Alla luce dei recenti dati economici, produttivi e occupazionali del territorio, che pongono la provincia dell’Aquila all’ultimo posto in Abruzzo, in quello che in realta’ era stato indicato come il piu’ grande cantiere d’Europa, risulta indispensabile che tutti i livelli istituzionali, a partire dal Governo centrale”, sottolinea Sangermano, “pongano la massima attenzione sulla questione aquilana, con la consapevolezza che la tempestivita’ degli interventi e’ irrinunciabile e costituisce condizione indispensabile per la ricostruzione della citta’ e del cratere e per il rilancio economico e produttivo delle attivita’ della provincia, oltre che un traino per l’intera regione”.