PESCARA – Erano in 15 ad essere indagati nella vicenda La city, tra cui l’ex sindaco Albore Mascia. Tutti per presunti abusi edilizi e amministrativi. Per queste accuse, a vario titolo, ora i Pm di Pescara Annarita Mantini e Mirvana Di Serio chiedono che vengano processati politici e imprenditori coinvolti nell’operazione che punta alla realizzazione nel complesso edilizio sulla Tiburtina a Pescara degli uffici della Regione Abruzzo.
Secondo la Procura, che si e’ mossa sulla scorta della denuncia del consigliere regionale Domenico Pettinari (M5S), la procedura per la variazione di destinazione d’uso ha attestato “contrariamente al vero, che la variazione stessa non determinasse l’aumento del carico urbanistico, delegando al privato la mera attestazione del carico antropico, pur a seguito dell’edificazione programmata”.
Aggirate pertanto, secondo l’accusa, le disposizioni del piano di rischio aeroportuale che impediscono la realizzazione di uffici pubblici dal così ampio carico antropico, nel cono determinato dall’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile.
Di qui la richiesta di processo per abuso d’ufficio a carico dell’allora sindaco Luigi Albore Mascia, dell’allora assessore Marcello Antonelli, dei dirigenti e membri di commissione comunale e regionale Antonio Sorgi, Pierluigi Caputi, Mario Pastore, Carla Mannetti, Gaetano Silveri, Emilia Fino, Lanfranco Chiavaroli, Enrico Iacomini e Gaetano Pepe.
Accusati invece di concorso in abuso edilizio gli imprenditori Marco Sciarra e Giovanni Pagliarone, e i due direttori dei lavori Carlo Galimberti e Mario D’Urbano. Tutti avranno la possibilità di difendersi comparendo in una prossima udienza preliminare, dalla quale dipenderà se la richiesta darà vita ad un vero e proprio processo.