ISOLA DEL GIGLIO – Alle 8.54 la Concordia si è mossa, e intorno alle 11.10, con 50 minuti di anticipo, ha iniziato la sua navigazione verso Genova procedendo ad una velocità di 1,9 nodi. Un lungo applauso nel Centro di coordinamento delle operazioni di rimozione dove c’erano anche il capo della Protezione civile Gabrielli e il sottosegretario Delrio, è scoppiato quando è stata data la comunicazione dell’arrivo dell’ultimo via libera per la partenza del relitto.
Trascinato da due rimorchiatori oceanici, la nave ha iniziato a increspare le acque antistanti all’isola del Giglio. Un movimento prima impercettibile, poi via via più evidente. Fino a che, quando è stato chiaro che tutto stava procedendo come previsto, è scattato l’entusiasmo dei presenti: applausi e suoni di sirene hanno accompagnato i primi movimenti della nave che ruoterà fino a posizionarsi con la prua verso Genova.
Il relitto è stato ruotato prima di 90 gradi, verso l’Argentario, poi di altri 90 gradi verso Nord prima di partire per il porto ligure. La prima manovra è consistita nel togliere l’imbracatura che teneva legata la Concordia al Giglio. I tecnici hanno tolto i cinque cavi che ancoravano il relitto alle torri installate sugli scogli poi sono tornati a riva accolti dagli applausi.
“Un’emozione enorme e un onore. Sì, sono stato io” ha detto l’uomo che ha tagliato l’ultimo cavo, una specie di cordone ombelicale della nave. Si chiama Wietsman Roets e viene dal Sudafrica, come Nick Sloane. Era a bordo del rimorchiatore Sarom VIII. Gli operai della Pitan-Micoperi, il consorzio che si occupa della rimozione del relitto, sono sbarcati fra le decine di turisti che hanno seguito le ultime fasi dell’operazione. I tecnici sono saliti sul molo ricambiando gli applausi con urla e braccia alzate e poi brindando con due bottiglie di spumante. “Siamo contenti di aver fatto parte di questo grandioso progetto” hanno detto.
La Concordia si sta allontanando dal Giglio verso il porto di Genova, dove l’arrivo è previsto per sabato notte, anche se l’entrata vera e propria in porto, secondo il crono programma reso noto sinora, ci sarà solo domenica mattina. Insieme alla Concorida, un convoglio di 14 navi guidate dai due super rimorchiatori Blizzard e Resolve, che saranno affiancati da una serie di navi appoggio con funzioni antincendio, monitoraggio cetacei, controllo ambientale e alloggiamento personale.
A bordo della Concordia durante la navigazione non ci saranno mai più di 12 persone contemporaneamente, come disposto dalle autorità, che si daranno il cambio fino all’arrivo nel porto ligure. Il nucleo speciale ricerche subacquee dei vigili del fuoco ora riprenderà le ricerche del corpo della 32esima vittima della Concordia, Russel Rebello, che ancora non è stato ritrovato.
“Oggi mettiamo un punto ma il traguardo lo vedremo solo a Genova”, ha affermato il numero uno della Protezione civile, Franco Gabrielli, arrivando al porto. “Per il parbuckling avevo detto che avevamo vinto il gran premio della montagna più difficile – ha sottolineato – oggi siamo davanti alla scritta ‘ultimo chilometro’ e dobbiamo ancora percorrerlo. Solo quando saremo a Genova canteremo vittoria”. “E poi… non bisognerà spegnere i riflettori. Questo è un pezzo d’Italia, un pezzo di mondo. Credo comunque – ha concluso – che questa operazione sia anche uno spot per il Paese”.
Tranquillo Nick Sloane, il regista delle operazioni di rigalleggiamento del relitto: “Sto bene, il tempo è buono e le previsioni sono positive, insomma tutto ok. Ma solo una volta che saremo a Genova potremo rilassarci”, ha detto prima di salire sulla biscaglina che lo ha portato alla control room per seguire le operazioni di spostamento della nave dall’Isola del Giglio.