BUSSI SUL TIRINO – I giudici della quarta sezione penale, chiamati ad esaminare i ricorsi presentati contro la sentenza della Corte d’assise d’appello dell’Aquila del 17 febbraio dello scorso anno, oggi hanno disposto il rinvio a causa delle numerose adesioni allo sciopero degli avvocati penalisti. Adesioni “in linea” con i rispettivi fronti, visto che tutti gli avvocati degli imputati, pur presenti in aula, si sono dichiarati in sciopero, al contrario di quelli delle parti civili, che non hanno aderito (tranne l’avvocato dell’Aca Giuliano Milia).
Il presidente del collegio ha sospeso i termini di prescrizione del reato e disposto una “sollecita” nuova fissazione dell’udienza. A presentare ricorso in Cassazione, 16 imputati – ex dirigenti e tecnici legati a Montedison – che in appello sono stati condannati (a pene interamente coperte da indulto) oppure hanno visto dichiarare la prescrizione del reato loro contestato.
I capi di imputazione sono avvelenamento delle acque colposo e disastro ambientale colposo. In primo grado, la Corte d’assise di Chieti aveva assolto gli imputati “perché il fatto non sussiste” dal reato di avvelenamento delle acque e dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione per il reato di disastro ambientale, derubricato da doloso in colposo. In appello, invece, 10 imputati su 19 vennero condannati a pene tra i 2 e i 3 anni.