VILLA CELIERA – Non si placa il fenomeno franoso in contrada Vagnola di Villa Celiera, nel Pescarese. Ora si distinguono due movimenti distinti, di cui il primo, di maggiore entità e tuttora in scivolamento. Il secondo, fortunatamente, è di entità minore. Lo rende noto il comune di Villa Celiera, alla luce del sopralluogo effettuato ieri che ha consentito anche di accertare il peggioramento della situazione relativa agli immobili interessati alla frana.
Stamani, proprio in merito alla frana di Villa Celiera, l’assessore regionale Mario Mazzocca, ha chiarito che, “dai sopralluoghi effettuati e in base al lavoro degli uffici, sembra ci siano le condizioni per il riconoscimento dello stato di emergenza e oggi – ha annunciato – sottoscrivero’ l’atto per la richiesta. Poi giovedi’ prossimo, nel corso di un incontro nazionale di Protezione civile, evidenzieremo questa problematica a Franco Gabrielli che ha dichiarato di voler visitare Villa Celiera, per la frana. Comprendo il disagio dei cittadini che non solo vivevano ma anche lavoravano nelle strutture che hanno dovuto lasciare”, ha commentato l’assessore. Per quanto riguarda poi qualsiasi opera da realizzare in questo comune “dobbiamo attendere il riconoscimento dello stato di emergenza”, ha sottolineato sempre Mazzocca. Il componente della giunta ha anche ricordato che due mesi fa la Regione ha firmato una convenzione con l’Ordine dei geologi che prevede l’impegno dell’Ordine in favore delle comunita’ locali in caso di necessita’, considerato che “i piccoli Comuni non sanno a chi rivolgersi”.
Mazzocca, soddisfatto per l’impegno dell’Ordine dei Geologi, che e’ “importante e encomiabile”, ha annunciato di voler pubblicizzare l’attivita’ che questi professionisti si rendono disponibili a compiere a sostegno delle amministrazioni pubbliche e di voler “estendere l’intesa a altri ordini professionali, considerato che il geologo e’ la prima figura professionale e scientifica che viene chiamata in causa ma puo’ essere utile anche la presenza di ingegneri e geometri”. L’assessore ha fatto notare che si “sconta la mancanza di una politica strategica sul territorio”.
A fianco a Mazzocca c’erano, stamani, il presidente dell’Ordine Nicola Tullo e Adriana Cavaglia’, della commissione dell’Ordine che si occupa di Protezione civile, i quali hanno spiegato che, a seguito della convenzione con la Regione, “sono disponibili – volontariamente – 48 geologi, opportunamente formati, che possono intervenire con tempestivita’ su richiesta della Protezione civile” e da questo punto di vista sono state gia’ “messe a punto delle procedure operative”.
Il prossimo passaggio da parte delle Regioni sara’ l’attivazione di “presidi territoriali, obbligatori per legge, per realizzare dei monitoraggi in tempi non di emergenza. Siamo solo all’inizio”. Per il presidente dell’Ordine dei geologi “scontiamo un ritardo in manutenzione e messa in sicurezza del territorio” ed e’ importante che i Comuni facciano delle campagne di sensibilizzazione “per far sapere ai cittadini quali rischi corrono” perche’ “non e’ possibile che si muoia nei sottopassi”.
Sul problema interviene anche il consigliere regionale del M5S, Leandro Bracco che ha presentato una risoluzione urgente al presidente della Giunta, Luciano D’Alfonso. Sono 41 i residenti nell’area interessata dalla frana, in maggioranza anziani, che sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni. “Con la mia risoluzione – sostiene il consigliere regionale Leandro Bracco – chiedo al presidente della Giunta di adottare, nel minor tempo possibile, tutte le misure d’urgenza per la messa in sicurezza del movimento franoso che si e’ generato in contrada Vagnola, individuando di conseguenza i fondi necessari per la sistemazione in via definitiva dei tredici nuclei familiari finora evacuati. Per far comprendere la gravita’ della situazione che si e’ andata a creare nelle ultime ore – osserva Bracco – necessita sottolineare la circostanza secondo la quale ben sette edifici lesionati dalla frana dovranno purtroppo essere demoliti in quanto non piu’ agibili. Confido, dunque, nell’approvazione del provvedimento, sia per garantire un alloggio stabile agli sfollati, sia per l’attuazione di interventi finalizzati alla messa in sicurezza dell’intero comparto interessato dal movimento franoso”.