ROMA – L’accordo con la Grecia è stato raggiunto dopo una lunga maratona di trattative a Bruxelles. Matteo Renzi racconta che la notte non è stata facile e che più volte ci si è avvicinati allo strappo. «Abbiamo rischiato la Grexit questa notte. In un paio di momenti, se avessi dovuto scommettere, avrei puntato sul fallimento della trattativa e quindi sulla Grexit, ma oggi abbiamo invece fatto un passo avanti decisivo», ha detto il presidente del Consiglio nel corso della conferenza stampa al termine del vertice Ue sulla Grecia.
Le condizioni dell’accordo sono dure, ma il presidente della Commissione Jean Claude Juncker dice che «non ci sono né vincitori né vinti» e l’accordo non è «né umiliate per i greci, e né gli altri europei perderanno la faccia, è un tipico accordo europeo». Questo anche grazie al grande lavoro negoziale fatto nella notte, che ha cambiato molto il documento approdato sul tavolo dell’Eurosummit, redatto dall’Eurogruppo.
Nella notte Tsipras aveva accettato tutte le condizioni, dall’anticipo delle riforme al rafforzamento di tutte le misure, incluso il reintegro dei licenziamenti collettivi e il ritorno della Troika ad Atene. Alla fine, aveva anche ceduto sul coinvolgimento del Fmi nel nuovo piano. Ma resisteva sull’idea, tedesca, di creare un fondo dove trasferire asset dello stato a garanzia del debito, in Lussemburgo. «Sono stato deciso nel dire che se vuoi fare un fondo con i beni che vengono dalla Grecia non puoi pensare di metterlo in Lussemburgo perchè sarebbe stata un’umiliazione», ha detto il premier Renzi.
Il fondo resta, ma avrà base in Grecia, avrà una dotazione fino a 50 miliardi, andrà ad abbattere il debito e servirà a ricapitalizzare le banche. Ma sarà gestito dai greci, in collaborazione con le istituzioni. In Italia le reazioni all’intesa non sono state tutte positive. A Lega e M5S l’intesa sembra non essere andata proprio giù.
«Accordo Grecia? Mi pare una buffonata. Regaliamo altri 80 mld e non ridiscutiamo niente dell’Europa e dei trattati». Lo scrive su twitter il leader della Lega, Matteo Salvini, commentando l’accordo raggiunto a Bruxelles sulla crisi greca.
«La strategia dell’eurogruppo, quella del terrore: colpirne uno per educarne 19 #ThisIsACoup, questo è un colpo di Stato», scrive su twitter Beppe Grillo. «La democrazia è sospesa: l’umiliazione della Grecia è un monito per tutti i Paesi che vogliono il riconoscimento della loro sovranità», continua il leader dei grillini.
«Una settimana per spezzare le reni alla Grecia. Varoufakis si dimette (viene rimosso?) dalla guida del suo ministero. L’ingerenza degli USA. La proposta di Tsipras uguale per il 95% a quella bocciata dai greci. Il voto del referendum greco calpestato. La Grecia umiliata dalla Germania. Tsipras che si toglie la giacca davanti a Merkel e Hollande: “Prendete pure questa”. Tsipras spinto alle dimissioni per un nuovo governo di “unità nazionale” gradito alla Troika», si legge nel post.