PESCARA – Doveva essere una conferenza stampa del Movimento 5 Stelle. In realtà la presenza della consigliera delle pari opportunità Letizia Marinelli, la “dama della stanza 114”, cioè la donna che il 15 marzo del 2011 dormi’ con il presidente Gianni Chiodi all’Hotel Del Sole di Roma, ha “modificato” i piani degli organizzatori.
La Marinelli si e’ presentata all’incontro con la stampa dei grillini, a Pescara, per invitare la candidata alla Regione del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi, all’assemblea pubblica “Dai patti ai fatti per le donne” in programma il prossimo 29 marzo. La comparsa sulla scena della Marinelli non e’ piaciuta ai grillini e c’e’ stato un scambio di battute piuttosto animato e vivace.
“Quella notte stava li’ o no?” , ha chiesto Domenico Pettinari, presidente di Codici e candidato consigliere. “La fattura – ha aggiunto – e’ stata pagata dalla Regione? Sta prendendo in giro i cittadini”. Pronta la replica delle Marinelli: “ho dato ampie risposte e sono visibili su youtube. Ci sono 5 interviste verita’”. “Mi deve dire se quella notte c’era – ha insistito piu’ volte Pettinari – . Questa e’ l’operazione verita’. Se viene qui io pretendo che lei faccia l’operazione verita’ davanti a me e alle telecamere”. “Andate a chiederlo alla magistratura – ha replicato la consigliera delle pari opportunita’ -. E’ – ha detto ancora – una questione privata, alla quale non intendo rispondere. Volete sapere quanti soldi ci ho rimesso nello svolgimento del mio lavoro? Andate a verificare il lavoro che ho svolto, se non e’ stato esatto allora su questo sono pronta a rispondere integralmente”.
“Deve rispondere – ha detto ancora Pettinari. Io mi vergogno che lei rappresenti ancora le pari opportunita’ della Regione Abruzzo”. “Io non mi vergogno – ha detto Marinelli – perche’ io continuo a fare un lavoro, che e’ un lavoro da professionista. Io non ho speso e non ho utilizzato soldi pubblici. Non sono stata imputata di niente, non ho preso alcuna consulenza, non sono stata facilitata nel mio lavoro, e quindi automaticamente non mi devo vergognare di niente. Una cosa sono le questioni private e una cosa sono quelle pubbliche”.
“Dopo quello che e’ successo – ha detto uno dei grillini – le sembra opportuno invitare la nostra candidata ad un convegno sulla pari opportunita’ per le donne?”. “Si’ certo”, ha risposto la Marinelli. “Lei e Chiodi – ha sostenuto il deputato Gianluca Vacca – avreste dovuto fare solo una cosa : dimettervi immediatamente dai vostri incarichi”. “Ma il presidente Chiodi ha pagato con i suoi soldi – ha incalzato Pettinari – o con quelli della Regione?”. “Chiedetelo a lui – ha replicato Marinelli -. Non lo so assolutamente, so di cio’ che utilizzo io”. L’aspirante presidente e’ rimasta fuori dalla discussione e all’invito della Marinelli a partecipare all’assemblea del 29 marzo, ha risposto “valuterò”.
Per quanto riguarda l’argomento del giorno, invece, Sara Marcozzi, spera di essere “all’altezza”. “Noi non faremo una battuta di caccia per cercare voti sul territorio. Quello che faremo fino al giorno delle lezioni sara’ di informare i cittadini. Una volta che i cittadini saranno informati su come viene gestita la cosa pubblica anche in Abruzzo, votare il Movimento 5 Stelle sara’ pacifico e sereno”. Sanita’, rifiuti, turismo, lavoro sostenibile, sono le priorita’ per l’aspirante governatrice in Abruzzo – ha detto -. Non c’e’ una pianificazione completa e sinergica di tutti gli aspetti. Ogni competenza e’ settoriale e viaggia separatamente. Non c’e’ una programmazione complessiva di quello che sara’ lo sviluppo in Abruzzo”. Alla domanda sull’esito delle elezioni “pensiamo – ha ribadito – di riuscire ad informare tutti i cittadini su come stanno le cose. Il cittadino informato votera’ il Movimento 5 Stelle perche’ non puo’ fare altrimenti”.