PESCARA – L’ipotesi su cui si continua a lavorare è che Alessandro Neri sia morto 48-60 ore prima del ritrovamento del corpo, avvenuto nel pomeriggio di giovedì 8 marzo. Proseguono pertanto l’esame dei tabulati telefonici e quello dei filmati delle telecamere di videosorveglianza del centro di Pescara a ridosso di Via Mazzini.
Intanto vanno avanti anche gli accertamenti tecnici dei Ris di Roma: dopo quelli balistici nel corso dell’autopsia, che hanno evidenziato l’esplosione di un secondo colpo di pistola, quello letale alla testa, oggi è stata passata al setaccio anche la Fiat 500 di Alessandro, alla ricerca di possibili tracce lasciate da chi l’avrebbe parcheggiata in Via Mazzini a Pescara successivamente all’omicidio, facendone scomparire le chiavi.
Intanto si terranno sabato prossimo alle 15,30 nella chiesa di Villa Raspa di Spoltore i funerali di Alessandro. La salma era stata riconsegnata già nei giorni scorsi alla famiglia, che in questi giorni si ricomporrà per dare l’estremo saluto ad Alessandro. Arriveranno anche parenti dal nord e dal sudamerica, alcuni dei quali verranno presumibilmente sentiti dagli investigatori dei carabinieri, per ricostruire il quadro dei rapporti all’interno della famiglia Lamaletto e i molteplici interessi imprenditoriali ed economici coltivati dai suoi membri. Contemporaneamente continuano ad essere sentiti gli amici ed i conoscenti di Alessandro.