PESCARA – Al massimo entro venerdi’ i tirocinanti si vedranno accreditati i rimborsi annunciati. C’è stato oggi, infatti, il pagamento delle prime somme dovute dalla Provincia di Pescara alle 53 persone interessate. “E’ stato necessario, spiega il presidente Guerino Testa, effettuare tutta una serie di controlli, come richiesto dall’Unione europea (che elargisce i fondi relativi a queste attivita’), e solo ora la Provincia e’ in grado di effettuare materialmente il pagamento, tenendo conto peraltro che ci sono state delle procedure informatiche ben precise da seguire. Oggi l’iter e’ arrivato a conclusione per cui, aggiunge Testa, mi sento di tranquillizzare tanto i tirocinanti quanto il consigliere comunale Massimiliano Pignoli perche’ il problema e’ gia’ stato risolto e grazie all’impegno dei nostri uffici il ritardo e’ stato minimo. Sarebbe stato sufficiente, per Pignoli, contattare i nostri uffici per ottenere questa risposta e rassicurare lui stesso i diretti interessati, senza creare polemiche inutili e soprattutto senza strumentalizzare la questione. Per il futuro i pagamenti avverranno in maniera piu’ fluida”.
La somma da erogare a ciascun tirocinante e’ di 600 euro al mese e il tirocinio ha preso il via a meta’ dicembre. Ad oggi, quindi, si parla di importi massimi da erogare che si aggirano sui 900 euro, tenendo conto che la frequentazione dei corsi da parte dei tirocinanti deve essere certificata dai fogli di presenza, prima di procedere al pagamento.
E già, parla di Pignoli il presidente Testa. Questo perché in mattinata lo stesso Pignoli, capogruppo della Lista Teodoro al Comune di Pescara aveva detto che la Provincia di Pescara non “avrebbe ancora erogato un solo euro agli oltre 50 lavoratori che stanno concludendo i tirocini formativi istituiti dall’ente”. La questione era stata sollevata nel corso di una conferenza stampa.
“Ai tirocini – aveva detto Pignoli – che sono iniziati lo scorso 18 dicembre e termineranno il 18 marzo, hanno risposto delle persone con difficolta’ economiche, sapendo di contare su seicento euro mensili, per un totale di 1800. Il contratto pero’ e’ rimasto solo sulla carta perche’ , almeno fino ad oggi, non hanno ricevuto un euro. Stiamo parlando – ha proseguito Pignoli – di persone iscritte alle categorie svantaggiate, persone inoccupate, disoccupate e con gravi difficolta’ economiche che contavano su questi soldi per far fronte a bisogni primari, al pagamento di affitti, bollette e spese quotidiane. Voglio ricordare a Testa, che fa a gara con Mascia per candidarsi a sindaco di Pescara, che attualmente e’ ancora presidente della Provincia e quindi di impegnarsi ancora per l’ente che rappresenta”. tutto accantonato, quindi. L’importante è che i tirocinanti abbiano ricevuto quanto dovuto.