AVEZZZANO – Il maltempo ha concesso una tregua. Oggi c’è il sole un po’dappertutto in Abruzzo, ma proprio il ritorno alla normalità consente di effettuare una prima stima dei danni. Nonostante ciò ci sono ancora disagi nella Marsica a causa dell’alluvione dell’altro ieri. Tra i paesi piu’ colpiti figurano Canistro, Civitella Roveto, Capistrello e Luco dei Marsi. Si e’ ancora alle prese con frane e fango con operai e volontari che lavorano senza sosta per cercare di riportare la situazione alla normalita’.
A Canistro, come in altri centri marsicani, i sindaci hanno vietato l’uso dell’acqua perche’ e’ diventata non potabile. Da dire che il Consorzio acquedottistico marsicano a causa delle copiose piogge e dell’intorpidimento dell’acqua alla sorgente Liri-Verrecchie ha interrotto il flusso idrico. Rubinetti a secco anche stamane a Tagliacozzo, Carsoli, Sante Marie, Pereto, Rocca di Botte, Cappadocia e Oricola. Per l’emergenza anche tutti i sindaci sono in prima linea.
Impegnata, ovviamente, anche la Protezione civile regionale che con i vigili del fuoco, la forestale, i volontari e gli stessi residenti e’ intenta a ripulire strade, case e cantine invase da acqua, fango e detriti, come le strade. Dove l’acqua non e’ potabile e’ stata distribuita a tutte le famiglie acqua Santa Croce in bottiglia.
Intanto ieri sera il sindaco di Canistro, Antonio Di Paolo, ha incontrato, insieme ai colleghi della Valle Roveto, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, i consiglieri regionali Maurizio Di Nicola, Lorenzo Beradinetti e il collaboratore del presidente Luciano D’Alfonso, Claudio Ruffini. L’obiettivo e’ quello di preparare al piu’ presto tutta la documentazione per la richiesta di calamita’ naturale.
Niente scuola oggi a Tagliacozzo e anche a Cappelle, frazione di Scurcola, il sindaco Vincenzo Nuccetelli ha disposto la chiusura della scuola dell’infanzia fino a sabato compreso a causa di alcune infiltrazioni causate dall’alluvione.
Per quanto riguarda il settore agricolo, i mezzi agricoli si sono messi a disposizione delle aziende alluvionate della Marsica. Secondo la Coldiretti l’emergenza riguarda le coltivazioni orticole ancora presenti in campo, principalmente carote, patate, spinaci, porro, cavoli ed altri ortaggi per una superficie interessata di oltre 5mila ettari con un danno stimato di circa ai 5milioni di euro.
Il problema piu’ grave riguarda il deflusso delle acque, assicurato attualmente con la rete ed il sistema dei canali curati e gestiti dal Consorzio di Bonifica, che nei giorni scorsi aveva attuato alcuni interventi preventivi che si sono rivelati provvidenziali per l’eccezionalita’ della situazione.