ROMA – La Raggi è sicura: “Mi sento ancora nel Movimento Cinque Stelle e non penso affatto alle dimissioni”. Così la sindaca di Roma uscendo di casa il giorno dopo l’interrogatorio-fiume nell’ambito dell’inchiesta sulla nomina del fratello di Raffaele Marra, ex capo del personale del Campidoglio, che la vede indagata per falso e abuso. Raggi dice di avere la fiducia di Grillo: «Cosa mi ha detto al telefono? Che farà polizze per tutti». Per questo l’ipotesi sfiducia non le sembra «reale».
«La polizza? Non ne sapevo nulla, queste polizze possono essere fatte senza informare il beneficiario, non devono essere controfirmate», aggiunge la sindaca di Roma. A chi le chiedeva se si sentisse come l’ex ministro Scajola per la polizza a «sua insaputa» Raggi ha detto: «Queste polizze posso essere fatte senza che il beneficiario lo sappia».
Intanto diversi esponenti del Pd chiedono a Raggi di spiegare in Aula. «Il sindaco valuti se è in grado di governare la città. Il gruppo PD alle 13 si riunirà per decidere la posizione da assumere sul Campidoglio. Chiediamo che in ogni caso Raggi venga in Aula a spiegare», dice la capogruppo del PD in Campidoglio Michela Di Biase. La consigliera comunale dem, Valeria Baglio rincara: «Per una volta d’accordo con Marco Travaglio: Raggi venga in Consiglio a spiegare o si dimetta! Ci vorranno meno di 8 ore, promesso».
«Ma cosa nasconde il giro di polizze che legano Romeo la Raggi e altri esponenti dei 5 Stelle al Campidoglio? Da dove provengono i soldi per acquistarle? A cosa servivano? Grillo e Di Maio ci spieghino cosa accade e cosa è accaduto. È un intreccio perverso e pericoloso. Il M5s trasuda fango e tossine da ogni poro: la moralità, sbandierata per nascondere guerre di potere e interessi enormi, era solo un paravento. La Raggi è sempre più un sindaco a sua insaputa. Mai pervenuta e, in 7 mesi, i grillini hanno fatto danni che sarà duro recuperare», dice l’esponente del Pd Davide Ermini.