L’AQUILA – Si sapeva da tempo ormai dopo che tutti i limiti erano stati ampiamente superati. Ora però è ufficiale: l’Abruzzo da lunedì sarà in zona arancione per effetto dell’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, all’esito del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero.
Da diversi giorni tutti i parametri – tasso di occupazione dei posti letto e incidenza dei contagi – erano oltre le soglie limite. Ma proprio nel giorno in cui viene sancito il passaggio in zona arancione, l’indicatore relativo alle rianimazioni torna al di sotto di quei valori. Alla luce dell’aggiornamento odierno, infatti, il tasso di occupazione dei posti letto scende al 19% (-3%) per le terapie intensive e al 30% (-2%) per l’area non critica, a fronte di soglie da zona arancione rispettivamente del 20 e del 30%. L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti, da oltre un mese superiore alla soglia limite di 150, è a 2.002. L’Abruzzo è attualmente in zona gialla, area di rischio in cui si trova dallo scorso 10 gennaio.
Gli ultimi dati, comunque, continuano a confermare la frenata della corsa del virus, anche se i numeri sono stabili su valori altissimi. Il totale dei contagi accertati in una settimana è pari a 25.644, con una variazione del -10% rispetto ai sette giorni precedenti. A livello territoriale, i numeri più alti sono ancora quelli del Teramano, unico territorio che presenta ancora un’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti superiore a duemila: il parametro, in crescita, è a 2.219. Seguono il Chietino, con 1.864, e il Pescarese, con 1.908. Chiude la provincia dell’Aquila con un’incidenza, in aumento, pari a 1.640.
Il presidente della regione Marco Marsilio sul passaggio dell’Abruzzo in fascia Arancione afferma che questa decisione “poteva essere evitata se il governo avesse accolto le nostre richieste”. Appello del governatore ai cittadini a credere nei vaccini che rimangono l’unico strumento efficace per combattere il Covid. “Nessuna confusione sul fronte degli hub vaccinali e file: c’è richiesta e consapevolezza”. Così l’assessore Verì in merito alle segnalazioni di disagi, ad esempio, a Pescara. Quanto alla situazione sul fronte scuole l’assessore lancia un accorato appello agli studenti affinché si vaccinino tutti e presto.
Le restrizioni sono differenti rispetto al passato e, qui sta la novità sostanziale, non riguardano chi possiede il super Green pass (vaccinazione o avvenuta guarigione), bensì soltanto i soggetti non vaccinati. Per chi non ha il green pass, gli spostamenti con mezzo proprio verso altri comuni della stessa Regione o verso altre Regioni/P.A. sono consentiti solo per lavoro, necessità, salute o per servizi che non siano disponibili nel proprio comune (ed è necessaria in questo caso l’autocertificazione). Restano consentiti, invece, gli spostamenti dai comuni con un massimo di 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 km, tranne che verso il capoluogo di provincia.
È vietato l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (tranne alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi). A chi ha il green pass base, che si ottiene con tampone negativo, è vietato l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi), l’effettuazione di corsi di formazione in presenza e la pratica di sport di contatto all’aperto.
Intanto, il Dpcm firmato questa mattina dal premier Mario Draghi elenca una serie di “servizi e attività che si svolgono al chiuso” fondamentali per garantire le “esigenze essenziali e primarie della persona” in quattro ambiti: esigenze alimentari e di prima necessità, esigenze di salute, esigenze di sicurezza ed esigenze di giustizia. Il rispetto delle misure, si legge nel provvedimento, “è assicurato dai titolari degli esercizi e dai responsabili dei servizi”.
Ecco nel dettaglio le attività alle quali si potrà accedere dal 1 febbraio senza il pass.
– ALIMENTARI E PRIMA NECESSITÀ – Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di
prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari), escluso in ogni caso il consumo sul posto; commercio al dettaglio di prodotti surgelati; commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari; commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica); commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di materiale per ottica; commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.
– SALUTE – E’ sempre consentito l’accesso per l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie nonché a quelle veterinarie, per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura, anche per gli accompagnatori. Questi ultimi però, per rimanere all’interno delle strutture residenziali, socio assistenziali, sociosanitarie e hospice dovranno aver fatto il booster oppure avere l’esito di un tampone negativo effettuato non oltre le 48 ore precedenti se hanno solo due dosi di vaccino
o sono guariti dal virus.
– SICUREZZA – E’ consentito l’accesso agli uffici aperti al pubblico delle forze di polizia e delle polizie locali, allo scopo di assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili, nonché quelle di prevenzione e repressione degli illeciti.
– GIUSTIZIA – E’ consentito l’accesso agli uffici giudiziari e agli uffici dei servizi sociosanitari esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunce da parte di soggetti vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata.