L’AQUILA – In parte si sapeva, ma ora c’è la certezza confermata dai dati. Le proiezioni quelli trasmessi a Roma per il report settimanale mostrano un forte incremento dell’indice Rt, che oscilla intorno a 1,20 e comunque con un valore minimo intorno o superiore a 1,10. Con questi dati, la Cabina di Regia che si riunirà domani non potrà che classificare l’Abruzzo in zona arancione.
Se l’ordinanza del Ministro verrà pubblicata sabato (come è probabile), la nuova disciplina scatterà da domenica. Purtroppo, la forte incidenza della variante inglese in alcune aree del territorio abruzzese, e in particolare nell’area metropolitana Pescara-Chieti (per la quale sono operative da oggi le misure restrittive contenute nell’ultima ordinanza presidenziale), sta facendo rapidamente risalire la curva dei contagi.
A tal proposito, domani mattina il Gruppo Tecnico-Scientifico Regionale tornerà a riunirsi per proseguire nel monitoraggio costante dell’andamento epidemiologico, con particolare attenzione ai comuni sottoposti a discipline più restrittive e a segnalazioni di allerta. Verrà sottoposta a valutazione anche l’opportunità di prorogare o no la zona rossa per i comuni di Atessa, San Giovanni Teatino e Tocco da Casauria, sulla base dei contagi registrati nella settimana trascorsa.
La virulenza e la velocità di trasmissione di questa ‘terza ondata’ è ben maggiore della seconda ondata che ci ha colpiti a novembre. Per arrestare la corsa del virus e la risalita degli indicatori, che altrimenti porterebbero l’intera Regione in zona rossa tra un’altra settimana, occorre intensificare gli sforzi e l’applicazione di comportamenti corretti.