PESCARA – Il Tar di Pescara ha accolto, ritenendoli fondati, i ricorsi presentati dalla Confcommercio di Pescara e da due commercianti contro la riqualificazione e pedonalizzazione parziale di corso Vittorio Emanuele. Nello specifico i ricorrenti, assistiti dall’avvocato Angelo Tenaglia, hanno chiesto ed ottenuto l’annullamento della delibera della giunta comunale che ha disposto la realizzazione di una nuova strada sull’area di risulta.
Inoltre il Tar, pur avendo accolto la richiesta di annullamento della delibera, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai due commercianti limitatamente pero’ all’impugnazione delle determinazioni di indizione e di aggiudicazione della gara d’appalto dei lavori.
“Si tratta – ha commentato Ezio Ardizzi, presidente della Confcommercio di Pescara – di un grande successo per la nostra associazione e per tutti commercianti che ci hanno sostenuto in questa battaglia. L’accoglimento delle nostre istanze scongiura la chiusura al traffico veicolare sulla principale arteria cittadina ed evita una scelta scellerata per la citta’ di Pescara che avrebbe condannato alla chiusura le attivita’ economiche di Corso Vittorio e vie limitrofe”.
Intanto il comune di Pescara cerca di correre immediatamente ai ripari annunciando che impugnera’ “subito dinanzi al Consiglio di Stato la sentenza contro l’apertura e la messa in funzione della strada sul lato mare delle aree di risulta, con la relativa rotatoria all’incrocio tra via Teramo e via Ferrari”.
Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore alla Riqualificazione urbana Berardino Fiorilli dicono di “rispettare la sentenza, anche se non la condividiamo, specie se consideriamo la realtà dei fatti, ossia l’esistenza di una strada che è già entrata nel tessuto cittadino, che oggi viene ampiamente utilizzata, e che soprattutto ci ha consentito di abbattere in maniera drastica i livelli di inquinamento da polveri sottili in tutto il quadrilatero centrale”.
Sulla questione interviene anche Marco Alessandrini (Pd), candidato sindaco, il quale sottolinea che il pronunciamento del Tar “è la prova che le decisioni sul futuro della città non si impongono, ma si condividono. Non deve accadere più ciò che è successo con i lavori voluti dall’amministrazione Mascia su Corso Vittorio” che, per Alessandrini, stanno “producendo i loro effetti nefasti sull’intera mobilità ed economia del centro cittadino”.