PESCARA – Sia l’Arta che gli armatori temono che lunedì i lavori non prenderanno il via. “Il dragaggio del porto di Pescara potrebbe iniziare, sulla base delle analisi effettuate sul materiale, ma non credo che inizi perché solo 5 o 6 mila metri cubi di questo materiale puo’ essere destinato direttamente a ripascimento mentre per il resto non si sa ancora dove va”. Con queste parole il direttore generale dell’Ente, Mario Amicone, si e’ espresso questa mattina sui lavori di dragaggio del porto di Pescara promossi dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche, per un totale di 200mila metri cubi, affidati alla ditta Sidra.
Amicone, annunciando che l’Arta ha consegnato ieri tutto il materiale sulla valutazione e validazione delle analisi effettuate per conto della Sidra, ha detto polemicamente che “forse l’impresa e il Provveditorato pensavano di utilizzare come pretesto il ritardo dell’Arta per non iniziare i lavori perché in realtà loro non sanno dove portare il materiale dragato. Nelle scorse settimane, ha aggiunto Amicone, hanno cambiato diverse volte idea e hanno anche pensato ad una staccionata sul mare. Ora hanno accettato la nostra prescrizione di impermeabilizzare la vasca di colmata ma non hanno fatto ancora niente”.