SULMONA – Gli istituti scolastici superiori ‘De Nino’ e ‘Morandi’ di Sulmona sono sotto sequestro. L’operazione è stata eseguita dalla guardia di finanza dell’Aquila dopo che i lavori di messa in sicurezza dichiarati “urgenti” e “necessari” dopo il sisma del 6 aprile 2009 non sono stati eseguiti correttamente.
Le indagini hanno rivelato che “le opere di adeguamento erano state eseguite solo in parte e in maniera difforme da quanto progettualmente previsto. Il tutto a fronte di rendicontazione che, invece, attestava la piena e conforme realizzazione delle opere”. Le lavorazioni, eseguite sui corpi di fabbrica 1 e 3 del plesso scolastico hanno determinato pregiudizi statici alle strutture, tali da rendere addirittura non collaudabili evidenziando – indicano i periti – “come in realta’ l’intera struttura non risulti allo stato attuale sismicamente idonea e quindi non possa ospitare in piena sicurezza gli studenti delle due scuole”. Sette gli indagati per falso e truffa in danno dello Stato: si tratta di Walter Specchio, già direttore generale dell’Ente provinciale, Emidio Pacella, responsabile unico del procedimento dell’appalto dei lavori oggetto d’inchiesta, Domenico Palumbo, assessore ai Lavori pubblici, poi Antonio De Lellis, Simplicio Torrelli, Valentina Di Cosimo e Domenico Cifani. Le accuse per tutti sono di falso e truffa ai danni dello Stato. Il provvedimento di sequestro e’ stato emesso dal Gip presso il Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del procuratore della Repubblica Fausto Cardella e dei pm Stefano Gallo e Roberta D’Avolio.
I lavori di messa in sicurezza erano stati affidati dalla Provincia dell’Aquila all’Ati Fin Srl-Cosman Srl di Roma. Il provvedimento, spiegano le Fiamme gialle, nasce “dagli sviluppi delle indagini che rivelarono illegittimita’, poste in essere nelle procedure di affidamento degli appalti assegnati dall’amministrazione provinciale dell’Aquila, per la messa in sicurezza post sisma di istituti scolastici superiori di Avezzano e Sulmona e che avevano determinato, a dicembre 2012, alcuni provvedimenti restrittivi della liberta’ personale”.
C’e’ un’altra vicenda, nota alla cronaca, che si intreccia con questa: quella di Massimo Tomeo, imprenditore vastese che, piu’ volte, sul finire del 2013 aveva compiuto gesti eclatanti di protesta, fino a barricarsi nell’ufficio del presidente della Provincia dell’Aquila per protestare per i mancati pagamenti da parte dell’Ati Fin – Cosman di prestazioni eseguite dalla sua impresa, la Mcr Srl, subappaltatrice nei lavori di messa in sicurezza del plesso De Nino – Morandi: anche grazie alle denunce presentate dal Tomeo, a gennaio 2014 la Guardia di finanza dell’ Aquila aveva eseguito il sequestro per equivalente di 250mila euro nei confronti della societa’ Fin (Fubelli Infrastrutture) Srl, capogruppo dell’Ati aggiudicataria dell’appalto per la messa in sicurezza della scuola.
Gli ulteriori approfondimenti della procura e della Guardia di finanza, con l’ausilio di un collegio di consulenti tecnici, hanno ora anche rivelato che “le opere di messa in sicurezza effettivamente svolte erano in misura e qualita’ decisamente difformi, per difetto, rispetto alla rendicontazione indicata negli stati di avanzamento lavori liquidati all’appaltatrice”.
“Ci costituiremo parte civile nei confronti di coloro che hanno mal operato nella messa in sicurezza della scuola” di Sulmona oggetto di un’inchiesta della magistratura culminata stamani con il sequestro di due corpi di fabbricato. Questo il commento del presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo.
“Le irregolarita’ dell’impresa in un intervento di tale rilevanza – aggiunge – hanno causato disagi troppo ingenti agli studenti, rallentando in maniera determinante la conclusione dell’opera. Del resto, l’Amministrazione provinciale, gia’ due anni fa aveva risolto il contratto con l’impresa, sospendendo l’erogazione dei pagamenti. L’arrivo della perizia commissionata dalla Procura conferma quanto sospettato e sostenuto nella rescissione del contratto; rescissione, tra l’altro, impugnata dall’imprenditore disonesto – sono parole di Del Corvo – con richiesta di risarcimento danni di dieci milioni di euro. La perizia permettera’ agli uffici della Provincia di elaborare la variante per l’avvio dei lavori che restituiranno l’istituto scolastico De Nino-Morandi agli studenti, secondo le norme di sicurezza sismica. La vicenda fa emergere la necessita’ di effettuare le verifiche di sismicita’, che ad oggi, solo pochi Comuni, hanno effettuato. Ci scusiamo per il disagio causato e ci adopereremo per trovare una soluzione piu’ adeguata alle esigenze degli studenti e dell’attivita’ didattica a loro dedicata”.
Intanto domani gli alunni delle 19 classi salteranno un giorno di scuola per essere trasferiti a partire dalla prossima settimana probabilmente nella ex sede dell’Itis di Pratola. Sarà un vertice in prefettura che si terrà lunedì a decidere del destino di studenti e professori.