L’AQUILA – Di solito nessuno è mai insoddisfatto dopo una competizione elettorale. Almeno in apparenza. Chi ha vinto è contento del risultato. Chi ha perso è comunque soddisfatto per come è andata. Una guerra senza né vincitori né vinti insomma. Stavolta, però, non è andata proprio così. Nel centrodestra si parla con toni trionfalistici, nel centrosinistra si fa autocritica e si parla di “risultato insoddisfacente”.
Il deputato del Pd Vittoria D’Incecco prende atto del risultato e dice che occorre adesso “avviare una riflessione profonda per trovare le soluzioni per dare un Governo al Paese”. “Il risultato – prosegue – è molto lontano dalle nostre aspettative e impone un’analisi profonda per capire e mettere a fuoco gli errori. Il Paese ingovernabile e il Pd, che evidentemente non è riuscito a cogliere il malessere dei cittadini, ora deve fare fino in fondo la sua parte. Il consenso ottenuto dal Movimento 5 Stelle impone una riflessione attenta e una presa di responsabilita’ per il bene del nostro Paese”.
Sulla stessa scia la neo senatrice Stefania Pezzopane: “Ora e’ necessario un forte bagno di umilta’. Bisognera’ interrogarsi sulle motivazioni di questa forte emorragia di voti e della crisi dei partiti tradizionali”. “Il sostegno che il PD ha dato al governo Monti e’ stato vissuto male nel profondo del nostro popolo. Non ha giocato a nostro favore neanche la cinica campagna elettorale di Berlusconi, che dopo aver portato il Paese sulla soglia di una catastrofe economica, con le sue proposte scioccanti ha di nuovo illuso gli italiani, parlando alla pancia della gente e recuperandone i consensi”.
Euforia invece nel centrodestra. Il senatore Pdl Gaetano Quagliariello è convinto di aver realizzato un risultato che alla vigilia “sembrava impossibile”. Questa tornata elettorale, per il senatore Pdl, “e’ stata la sconfitta di chi ha fatto troppi calcoli, alcuni anche nel nostro campo, e non ha compreso che si trattava di una competizione nazionale e per il governo. Oggi tutti sanno che avevamo ragione, anche gli interessati, ma quando qualcuno sbaglia non bisogna infierire il giorno dopo e noi non vogliamo farlo”.
Paola Pelino parla invece del presidente Berlusconi: gli aquilani “hanno voluto ringraziare con il voto Berlusconi, insieme a Gianni Letta e Chiodi”. Dell’ex premier ha detto che “ha dimostrato di essere il piu’ grande uomo politico degli ultimi venti anni”. Adesso, ha concluso, ci metteremo “subito a lavoro per le regionali”.
Il presidente Chiodi parla invece di risultato “molto confortante” e ritiene che c’è un “bacino potenziale molto ampio di recupero. C’e’ gente che ci voterebbe se ci fossero le condizioni a livello nazionale, come la legge elettorale”. Chiodi ha evidenziato che il risultato di oggi “e’ la giusta lezione per chi pensava di vincere e per questo ha voluto impedire al paese di avere una legge piu’ consona a quelle che sono le aspettative di un cittadino”. La domanda da porsi, per il presidente della Regione, e’ “come ha fatto il Pd a perdere le elezioni? Noi lo sappiamo, gli italiani non si fidano del Pd”. “A L’Aquila – ha concluso – danno tutti la colpa a Chiodi per la ricostruzione, che e’ assolutamente impantanata, anche se non sono piu’ commissario dal 31 agosto. Adesso staranno dicendo che e’ colpa mia anche il risultato elettorale che c’è stato”.
I vertici di partito sono invece già proiettati alle regionali: “Oggi non finisce la campagna elettorale, anzi inizia e finira’ tra un anno, quando conquisteremo la Regione”. Cosi’ il senatore abruzzese Filippo Piccone, riconfermato dal voto di domenica e lunedi’, ha commentato il dato del Pdl, che in Abruzzo ha perso consensi rispetto all’ultima tornata elettorale. Da Piccone non sono mancati degli accenni polemici: “Questo partito ha il 95 per cento di persone che si dedica alla causa e ottiene grandi risultati e il cinque per cento di persone che sa solo rivendicare cose personali e urlare. Sono contento di parlare a Pescara, dopo aver ingoiato tanti rospi”.
Anche la senatrice Rosetta Enza Blundo del Movimento 5 stelle ha ammesso che è stata una campagna elettorale “difficile, estenuante”. “Tutti i candidati – prosegue – hanno battuto in lungo e in largo l’Abruzzo interno e la costa. Il 5 stelle è stato sempre accusato di essere inesperto, ma durante i dibattiti i candidati hanno parlato del Paese reale: le carenze scolastiche e della sanità pubblica, le difficoltà di lavoratori e piccoli imprenditori, la difesa del territorio e dell’ambiente. In Abruzzo il MoVimento 5 stelle è il primo partito, la costanza, la caparbietà, la presenza sul territorio ed il programma serio sono stati premiati”.
Intanto cominciano anche i primi “tagli”. Il segretario regionale dell’IdV Alfonso Mascitelli ha convocato per giovedi’ pomeriggio nella sede di Pescara l’esecutivo regionale per comunicare le sue dimissioni dalla carica di segretario. “Nel nostro paese – ha dichiarato – dopo ogni elezione tutti dicono di aver vinto o di essere soddisfatti per aver perso di meno, ritengo invece giusto e onesto con le mie dimissioni accelerare al massimo l’avvio di una nuova stagione, per recuperare la credibilita’ delle battaglie fatte e del nostro impegno futuro”.