ROMA – Dall’abolizione delle tasse sulla prima casa ai superammortamenti per le imprese al part-time per chi e’ vicino all’eta’ della pensione. Sono questi i principali interventi della manovra da poco meno di 27 miliardi varata oggi dal Consiglio dei ministri. L’entita’ della legge di stabilita’ potrebbe lievitare a 30 miliardi nel caso in cui la Commissione europea conceda all’Italia lo 0,2% di margine aggiuntivo di flessibilita’ per l’emergenza migranti.
Queste le principali misure:
– AZZERATE CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA: per il 2016 scongiurato l’aumento dell’Iva e delle accise.
– STOP TASI-IMU: dal 2016 vengono abolite la Tasi e l’Imu sulla prima casa (la misura costa circa 4 miliardi). Eliminate anche l’Imu sui macchinari imbullonati e l’Imu e l’Irap agricola (850 milioni circa)
– PENSIONI, PER ORA NO FLESSIBILITA’, ARRIVA PART-TIME: in arrivo quattro misure per le pensioni ma per la flessibilita’ in uscita bisognera’ aspettare ancora qualche mese. Gli interventi riguarderanno: no tax area per i pensionati, opzione donna, settima salvaguardia per gli esodati e part-time incentivato per gli over 63.
TAGLIO IRES DAL 2017: il taglio dell’Ires ci sara’ ma dal 2017 con una riduzione dal 27,5 al 24%. Potrebbe essere anticipato al 2016 nel caso in cui la Commissione europea conceda all’Italia lo 0,2% di margine aggiuntivo di flessibilita’ per l’emergenza migranti.
– SUPERAMMORTAMENTI PER LE IMPRESE: chi investe nelle aziende ammortizza al 140% anziche’ al 100% il costo dei macchinari acquistati a partire dal 15 ottobre 2015.
– SGRAVI NEOASSUNTI: viene confermata la decontribuzione per i neoassunti anche nel 2016 ma con una riduzione dello sgravio al 40%. “Ancora sgravi per chi assume” ma “meno di prima, affrettarsi prego”, ha detto Renzi illustrando i tweet sulla manovra.
– LAVORO: in arrivo 500 milioni per la contrattazione di secondo livello.
– CONTRATTI STATALI: previsti 300 milioni di euro per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
– CANONE RAI IN BOLLETTA: l’abbonamento Rai sara’ abbinato alla bolletta e scende a 100 euro nel 2016 e a 95 euro nel 2017.
– TETTO CONTANTE SALE A 3MILA EURO: il tetto all’uso del contante sale da 1.000 a 3.000 euro.
– NOVITA’ PARTITE IVA: per il regime dei forfettari si prevede un innalzamento delle soglie di ricavi. Per gli autonomi in arrivo un collegato alla manovra che il premier ha definito una sorta di ‘jobs act’ per questa categoria di lavoratori.
– SUD: 450 milioni per la Terra dei fuochi
– COMUNI: 670 milioni per sbloccare il Patto di Stabilita’. I sindaci potranno utilizzarli per scuole, giardini, strade e contro il dissesto idrogeologico.
– FONDO SOCIALE: nel complesso il fondo per la solidarieta’ e’ di 400 milioni, di cui 100 andranno al fondo ‘Dopo di noi’ per le disabilita’.
– FONDO SANITA’: il fondo sanitario nazionale passera’ da 110 miliardi nel 2015 a 111 miliardi nel 2016.
LOTTA ALLA POVERTA’: in un collegato alla manovra saranno stanziati 600 milioni nel 2016 e 1 miliardo, rispettivamente, nel 2017 e 2018 per finanziare misure contro la poverta’.
– CULTURA: risorse per 100 milioni
– FLESSIBILITA’ UE: i margini di flessibilita’ concessi dall’Europa per la clausola delle riforme e degli investimenti vale circa 13 miliardi (0,8 punti Pil)
– SPENDING REVIEW: vale 5 miliardi nel 2016. I tagli ai ministeri di circa il 3% ma non lineari dovrebbero garantire 1,5-2 miliardi. Dalla riduzione del fondo sanitario (111 miliardi rispetto ai 113 previsti dal Patto della Salute) arriveranno 2 miliardi. Il nuovo meccanismo di centralizzazione degli acquisti dovrebbe portare circa 1,5 miliardi.
– SALTA TAGLIO TAX EXPENDITURES: ancora una volta nessun intervento sulla giungla di agevolazioni e detrazioni fiscali.
– SFORBICIATA PARTECIPATE: passeranno da 8.000 a 1.000; tetto ai dirigenti e riduzione delle poltrone. I risparmi resteranno in capo ai Comuni. TAGLIO PROVINCE: nessun taglio per le citta’ metropolitane mentre il taglio alle province si riduce da 1 miliardo a 600 milioni.
– GIOCHI: il governo prevede un gettito di 1 miliardo.
– VOLUNTARY DISCLOSURE: dalla procedura di emersione dei capitali detenuti all’estero arriveranno 2 miliardi nel 2016.