ROMA – Tre parlamentari del M5S hanno rassegnato le dimissioni. Dopo il senatore Giuseppe Vacciano, anche il deputato Cristian Iannuzzi e sua madre senatrice Ivana Simeoni hanno communicato il loro addio tramite mail ai gruppi M5S. “Oggi ho rassegnato dimissioni dal Parlamento con gli altri due portavoce di Latina. Il rispetto di principi e regole vale più di una poltrona”, ha annunciato in particolare Iannuzzi, via Twitter.
La scelta dei tre nel giorno in cui alla Camera è andata in scena una nuova protesta dei grillini: un gruppo di deputati del Movimento 5 stelle ha occupato i banchi del Governo durante le votazioni sul Ddl di stabilità in Aula. La seduta è stata sospesa dal vicepresidente di turno, Roberto Giachetti, il quale alla ripresa dei lavori ha detto di giudicare “tale comportamento molto grave” e ha sospeso Davide Tripiedi, Ferdinando Alberti, Luca Frusone, Alessio Mattia Villarosa e Tatiana Basilio.
Nell’Aula della Camera erano in corso le votazioni degli emendamenti e degli articoli della legge di Stabilità e del ddl bilancio. Alcuni deputati del M5S, tra cui Alessio Mattia Villarosa, si sono seduti sui banchi del governo in Aula alla Camera. Il presidente di turno ha interrotto i lavori, che poco dopo sono ripresi. Ma il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, è ottimista: la manovra garantirà «meno tasse, più reddito, consumi, quindi più lavoro».
Quindi basta con le polemiche perché anche nella fase finale i lavori si sono svolti come negli anni passati. Casini ci sono stati, ammette il presidente del Consiglio assumendosene la responsabilità, ma la manovra garantirà la diminuzione della pressione fiscale. Il presidente del Consiglio ha poi confermato la convocazione del Cdm per la Vigilia di Natale che si dovrebbe occupare anche del cosiddetto milleproroghe oltre al dossier Ilva e all’attuazione del Jobs Act («che renderà più conveniente il contratto a tempo indeterminato» ripete il Premier”). Il presidente del Consiglio conferma poi che «nel 2015 cercheremo di mantenere tutti i nostri impegni Ue» ma «lavoreremo perché gli investimenti siano sbloccati dal patto di stabilità, anche levando dal computo i fondi europei».