ROMA – Questa dovrebbe essere una settimana fondamentale sul piano politico per quanto riguarda le riforme. In mattinata, dopo alcune tensioni tra Pd e Movimento Cinque Stelle, era arrivata prima la conferma del nuovo incontro tra i due partiti per discutere della legge elettorale. Poi però il capogruppo del Pd a Montecitorio Roberto Speranza ha frenato e ha riferito che l’incontro non si terrà. Speranza lo ha comunicato in una lettera alla presidente della Camera Laura Boldrini in cui spiega che «il confronto potrà svolgersi solo dopo formali risposte» da parte del movimento di Grillo.
Il M5S ha organizzato subito una conferenza stampa. «Quello che a noi dispiace è prima di tutto il fatto che si è persa un’occasione oggi, per gli italiani, per arrivare ad un punto concreto», ha detto il vicepresidente M5S della Camera Luigi Di Maio. «Noi abbiamo le idee molto chiare, ma vediamo dall’altra parte molta confusione». «Manteniamo aperto il canale per sapere cosa vuole fare il Pd per la legge elettorale», ha aggiunto. Il nostro nodo principale è soprattutto quello delle preferenze: i cittadini devono poter scegliere», ha continuato. «Ora aspettiamo quali sono le reazioni dall’altra parte». Da parte del M5S, «non c’è nessuna volontà di far saltare questo tavolo», ha anche detto. «Il nostro è stato un weekend di lavoro per cercare di mettere a punto la proposta. La cosa più semplice era venire da qui a dirvi i nostri punti di caduta e poi far saltare il tavolo».
«Da ora in poi parliamo solo con Renzi, nel Pd gli altri non sono affidabili, siamo esterrefatti», ha sottolineato Di Maio, raccontando come dai due vicesegretari dem, Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani siano arrivati notizie diverse sull’incontro che doveva tenersi oggi.
«Il Pd – ha detto Speranza alla presidente Boldrini – considera questo confronto molto serio ed importante per il dibattito democratico nel nostro Paese e per dare più forma al percorso delle riforme. Proprio per questo riteniamo imprescindibile che tale confronto possa svolgersi solo dopo che saranno pervenute formali risposte alle questioni indicate nei giorni scorsi dal Partito democratico».
Il parlamentare M5S Di Maio su Facebook aveva scritto: «Oggi io, Danilo Toninelli, Paola Carinelli e Maurizio Buccarella incontreremo il Pd per l’incontro decisivo sulla legge elettorale». Intanto, c’è un altro nodo che si ingrossa, ed è tutto interno al Pd: riguarda la crescita dei frondisti Dem e lo scontro con Renzi con successiva presa di posizione del presidente del Consiglio che ha ribadito un netto no al Senato elettivo. Sull’incontro coi grillini ci sono : le aperture non bastavano infatti ai Democratici, che avevano insistito sull’opportunità che le risposte del Movimento di Beppe Grillo fossero messe nero su bianco in un documento.