L’AQUILA – “L’incontro e’ andato molto bene, c’e’ stata attivita’ di ascolto e di confronto di esame della situazione, particolare, eccezionale dell’Aquila e del distretto abruzzese sotto molteplici profili. Primo perche’ qui c’e’ un sovraccarico di lavoro indotto dal percorso lungo e difficile di ricostruzione, secondo perche’ siamo in piena fase di transizione anche relativamente al ridisegno delle circoscrizioni giudiziarie”. Lo ha detto il vice Ppresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, dopo l’incontro avuto nella sede provvisoria del Tribunale e della Procura della Repubblica dell’Aquila, per proseguire il percorso d’ascolto del territorio, inaugurato nel 2014 con le tappe di Vicenza e Prato.
“Quindi c’e’ materiale – ha aggiunto – per assumere iniziative per fare in modo che la risposta di giustizia sia piu’ efficace”. Alla domanda se ci saranno misure straordinarie, Legnini ha concluso: “Ci saranno misure di accoglimento delle proposte che i capi degli uffici ci hanno preannunciato”.
La delegazione del Csm che ha accompagnato Legnini e’ stata ricevuta presso il Tribunale (localita’ Bazzano) dal presidente della Corte d’Appello, Stefano Schiro’ e dal procuratore generale, Giuseppe Falcone. Il vice presidente del Csm ha incontrato i membri del Consiglio giudiziario, i capi degli uffici dell’Aquila e del distretto, i presidenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati dell’Aquila e degli Ordini forensi dell’Abruzzo.
Nel pomeriggio Legnini partecipera’ all’incontro con il prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, e le autorita’ locali presso il Palazzo del Governo per una ricognizione della situazione relativa al controllo di legalita’ ed alla sicurezza nelle attivita’ di ricostruzione del territorio, sconvolto dal sisma del 2009. Alla riunione a porte chiuse, presieduta dal prefetto, interverranno il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, il sindaco Massimo Cialente, i capi degli uffici giudiziari, il procuratore della Repubblica dell’Aquila quale procuratore distrettuale antimafia e i vertici regionali e provinciali delle Forze dell’ordine.