ROMA – Finalmente arrivano buone notizie. Il fatturato dell’industria a maggio segna «un significativo» aumento rispetto ad aprile, +1,5%, che porta il dato annuo (cifra corretta per gli effetti di calendario) al +7,6%, la crescita più alta da dicembre scorso. Lo rileva l’Istat, parlando di risultati «ampiamente positivi». Forte anche l’incremento degli ordinativi: +4,3% sul mese e +13,7% (in termini grezzi) su base annua. Per trovare un balzo maggiore delle commesse occorre tornare indietro ad agosto del 2016. Il maggior contributo arriva dall’industria degli autoveicoli che sale del 18,5% su base tendenziale, mentre gli ordini sono cresciuti del 21,2%.
L’andamento congiunturale del fatturato a maggio, sottolinea l’Istat, è dovuto a incrementi sia sul mercato interno (+1,6%), sia su quello estero (+1,2%). Anche per gli ordinativi, entrambi i mercati registrano incrementi (+3,9% l’interno e +4,9% l’estero). Lo stesso vale su base annua, dove però gli aumenti più decisi si evidenziano oltreconfine (per le vendite +6,7% all’interno e +9,3% fuori; per gli ordini +12,1% sul mercato nazionale e +16,2% all’estero). Le commesse mettono così a segno un rimbalzo dopo un aprile in negativo.
La performance dei ricavi è in linea con il buon risultato della produzione industriale di maggio. L’exploit degli ordinativi invece fa ben sperare per i prossimi mesi (gli analisti tendono infatti a considerarlo un dato anticipatore)
Guardando ai singoli settori, l’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario, segna gli incrementi annui più significativi per la metallurgia (+14,1%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+12,1%) e per la fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,9%). Gli ordinativi mostrano invece incrementi particolarmente rilevanti per la fabbricazione di mezzi di trasporto (+19,5%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature(+18,8%).