PESCARA – Una campagna elettorale costruita sulle persone. Una campagna elettorale “vecchio stampo”, girando molto in Abruzzo per conoscere ed incontrare personalmente i cittadini. Lo sostiene Fernando Ferrara, capolista alla camera con la lista 3L di Tremonti. Ferrara è un abruzzese doc: nato a Villa Santa Maria, si dice molto legato all’Abruzzo.
“Negli anni ho avuto modo di interfacciarmi con tante persone – dice – che hanno sempre riconosciuto il mio impegno”. Collaboratore di Nino Sospiri per diversi anni, Ferrara si dimostra molto legato a quello che lui stesso definisce come uno dei più grandi personaggi politici abruzzesi: “Mi ha insegnato l’onestà intellettuale e l’onestà nel vero senso della parola”. Ferrara, tra le altre cose, è segretario nazionale dell’associazione “Ambiente eè vita Onlus”: ”L’Ambiente è una straordinaria occasione di opportunità di sviluppo socio-economico: un adeguato funzionamento porterebbe grandi benefici”.
Nella conferenza stampa di presentazione della candidatura, si è parlato anche di priorità: “Gli stipendi degli italiani non dovrebbero in nessun caso superare quello del Presidente della Repubblica. Anche le pensioni dei dipendenti statali non possono raggiungere le cifre di adesso: cinquemila euro sarebbe già un tetto corretto”. “Un altro grave problema dell’Italia – aggiunge Ferrara – è il debito pubblico: la parte di debito che deve rimanere in mano agli speculatori esteri deve essere la più bassa possibile. Noi siamo europeisti, ma vogliamo ricontrattare i patti con l’Europa”.
Di priorità si è parlato anche con Roberto Iannarilli, candidato al Senato al secondo posto, dopo Tremonti. Per lui una una lunga carriera da fiscalista e una decennale militanza a fianco di Gianfranco Fini. Iannarilli si dice “conquistato” da Tremonti: “Io sono presuntuoso sul lavoro – dice – ma lui è molto più bravo di me. So che non verrò eletto, ma non importa. Mi interessa partecipare e costruire, creare un progetto con persone giovani”.
Iannirilli passa poi ad elencare una serie di interventi urgenti, da promuovere quanto prima: “E’necessario mettere una quota del Tfr in busta paga, così le famiglie avranno subito disponibilità di liquidità. Per ‘compensazione’, le aziende potrebbero ‘attingere’ dalla Cassa depositi e prestiti”. Il candidato al Senato parla anche di Imu: “Abbiamo sempre detto che è una vera e propria patrimoniale e deve essere eliminata sia sulla prima casa che, proporzionalmente, anche sulla seconda. Sull’Irap, invece, riteniamo che un’azienda in passivo non possa pagarla, pertanto agiremo anche per eliminare questa problematica. Via anche il ‘redditometro’, a nostro avviso impostato su basi assurde”.