ROMA – “La questione morale c’è dappertutto, c’è nella politica italiana”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, alla radio stamattina a chi gli chiedeva se ci sia una questione morale nel Pd anche alla luce dell’ultima inchiesta della magistratura che ha portato in carcere il sindaco Pd di Lodi.
«Quando si ha una comunità di 50mila amministratori» è «evidente» che ci possa essere «una questione morale». «Non ci possiamo immaginare che su una comunità di 50mila persone possiamo controllarli uno per uno». Il presidente del Consiglio ha negato, come da alcuni parti politiche vicine alla maggioranza è stato adombrato, che sia in atto un complotto nei confronti del Governo. Renzi ha sottolineato che il suo Governo ha fatto «regole più severe» contro la corruzione.
«Io mi arrabbio perché il mio governo ha aumentato le pene per la corruzione e aumentato la durata della prescrizione sulla corruzione mentre altri hanno votato no. La questione morale c’è dappertutto, c’è qualcuno che ruba, non va bene ma smettiamola di sparare sugli altri. Non c’è destra contro sinistra ma onesti contro ladri». «È un bene che ci siano indagini, l’importante però è che si vada a sentenza e a condanne in aula e non sui giornali». «Ai magistrati dico buon lavoro – ha concluso – ma andate a sentenza».
«M5s e Lega usano due pesi e due misure. Parlare di riforma costituzionale in questa vicenda non c’entra niente, è un tentativo di strumentalizzare una vicenda giudiziaria», ha detto Renzi ribattendo ai grillini per i quali se la riforma Boschi fosse in vigore il sindaco di Lodi avrebbe potuto essere senatore. «È molto facile – dice il premier replicando agli attacchi di Salvini – fare battaglia su questo contro altri. Ieri Mantovani è tornato in aula tra la bagarre dopo essere stato indagato per vicende legate a questioni di tangenti e corruzione».
Sulle banche fallite e la questione rimborsi, il premier ha spiegato: «Il rimborso totale non ci potrà essere, questi signori hanno messo soldi in operazioni a rischio, avevano assunto obbligazioni subordinate a rischio che rendevano molto di più. Noi restituiamo a chi ha titoli fino all’80 per cento, diamo il rimborso. Se vogliono protestare vadano a fare l’arbitrato e vediamo. Io non sono così convinto che l’arbitrato convenga ma è una possibilità».
E ancora sulle banche: «Noi siamo stati molto corretti, duri e severi con tutti, ci sono commissariamenti, sanzioni e azioni di responsabilità sulle banche, a partire da Banca Etruria. Mi piacerebbe però vedere qualche azione di responsabilità su qualche altra banca dove qualcuno ha fatto sparire i soldi nel silenzio generale, della stampa e di tutti». Il premier ha anche parlato di industria e ricerca: «Fiat ha fatto una cosa strepitosa, è notizia di pochi giorni fa che Fiat sta lavorando con Google per l’auto senza conducente», segnalando che domani «saranno qui Elkann e Marchionne per presentare la nuova Giulia Alfa Romeo: è l’italianità che rinasce».