CAPISTRELLO – Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita, è stato condannato per appropriazione indebita (si è appropriato di quasi 25 milioni di euro dalle casse del partito). E non solo. Per lui è arrivata una pena addirittura più alta di un anno di quella richiesta dal pm Stefano Pesci. Lusi è stato anche condannato all’ interdizione perpetua dai pubblici uffici.
L’unica assoluzione – da parte della Quarta sezione penale presieduta dal giudice Laura Di Girolamo – riguarda l’accusa di associazione a delinquere. Motivo che scatena l’ira dell’avvocato difensore, Luca Petrucci: “È la prima volta che un senatore viene arrestato con autorizzazione parlamentare per un’accusa dalla quale è stato prosciolto. È uno scandalo”. Di parere opposto l’avvocato di parte civile della Margherita, Titta Madia: “Lusi per la legge è un ladro e un calunniatore. Giustizia è stata fatta”.
Il giudice ha inoltre disposto il sequestro conservativo degli immobili di Lusi a garanzia dei crediti delle parti civili in giudizio (Margherita e Francesco Rutelli). Lo stesso ex presidente della Margherita ha commentato con soddisfazione la sentenza: “Giustizia è fatta. Vengono dimostrate le esclusive responsabilità dell’ex tesoriere e dei suoi complici, e la nostra totale onestà, di politici e persone perbene. Con la condanna di Lusi per calunnia nei miei confronti, si spazzano via tutti i veleni che furono diffusi”.